
Scena del crimine, foto generica
Roma, 10 luglio 2023 – Follia in Cina: finisce sotto attacco a un asilo a Lianjiang, nella provincia meridionale cinese del Guangdong. Le prime informazioni parlano di almeno sei morti e una persona ferita. Lo ha reso noto un portavoce del governo della città.
“Le vittime includono un insegnante, due genitori e tre studenti. Un sospetto è stato arrestato”, ha detto la fonte. Secondo i media locali, l’assalitore è arrivato all’asilo con un coltello, colpendo prima un bambino e due adulti. Quindi ha accoltellato a morte altre due piccoli allievi e un insegnante. Il sospetto ha 25 anni, si chiama Wu di cognome: è stato arrestato per “aggressione intenzionale” alle 8. Sono stati, in tutto, venti minuti di follia omicida. Le autorità cinesi non forniscono ulteriori dettagli sull’accaduto.
La tragedia è avvenuta intorno alle 7,40 del mattino ora locale, ha riferito la rete statale China News Network. La Cina vieta severamente ai cittadini di possedere armi da fuoco e negli ultimi anni si è registrata una serie di accoltellamenti. Quello di stamattina è solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi mortali che hanno preso di mira in maniera specifica le scuole.
L'ultimo in ordine di tempo risale allo scorso agosto, quando un uomo ha fatto irruzione in un asilo della provincia sudorientale di Jiangxi, uccidendo tre persone e ferendone altre sei. Nell'aprile del 2021 due bambini sono stati uccisi e altri 16 feriti in un assalto a Beiliu City, nella regione autonoma del Guangxi Zhuang. E a ottobre del 2018, erano stati feriti 14 bambini in un attacco con il coltello in un nido di Chongqing, nel sud ovest del Paese. Più di dieci anni fa, l'allora premier Wen Jiabao aveva pronunciato un discorso in televisione, a seguito di una nuova ondata di attacchi, per promettere una migliore sicurezza nelle scuole e altri impegni per risolvere il problema. Ma gli attacchi sono andati avanti. Fino all’ennesima strage di stamattina.