Mercoledì 16 Luglio 2025
Kjeld Neubert, Cesare Ceccato – Euractiv
Europa

Gli arsenali nucleari in tutto il mondo sono in crescita, Europa compresa

Il ventennale declino degli arsenali nucleari delle grandi potenze è terminato e si prospetta un notevole incremento nell’immediato futuro

Gli arsenali nucleari in tutto il mondo sono in crescita, Europa compresa

Roma, 16 giugno 20205 – L’allarme è stato lanciato dal Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) che in un recente studio ha prospettato la concreta possibilità che in un futuro assai vicino sia il numero che la potenza delle testate nucleari in possesso delle grandi potenze possa essere incrementato.

Stati Uniti e Russia detengono la stragrande maggioranza delle testate nucleari mondiali – circa il 90%, equamente suddivise, secondo le stime del SIPRI. Su un totale globale di circa 12.241, la Russia ne possiede 5.459 testate e gli Stati Uniti circa 5.177.

Gli esperti del SIPRI si aspettano che entrambi i Paesi stiano iniziando a far crescere di nuovo i propri arsenali complessivi dopo i progressi nello smantellamento delle vecchie armi nucleari costruite durante la Guerra Fredda. “Il ritmo dello smantellamento sta rallentando, mentre il dispiegamento di nuove armi nucleari sta accelerando”, afferma il rapporto.

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Le due potenze nucleari dell’Europa occidentale, il Regno Unito e la Francia, stanno anch’esse cercando di modernizzare e potenziare i loro, ben più modesti, arsenali. I rischi di ulteriore proliferazione nucleare in Europa sono anch’essi aumentati, poiché i Paesi reagiscono alla minaccia dell’aggressione russa e alla possibilità che gli Stati Uniti si tirino indietro dalle garanzie di sicurezza per gli alleati sul continente.

“Sebbene non compaiano nuovi Stati nucleari da un giorno all’altro, è chiaro che molti Paesi stanno sempre più considerando le armi nucleari come una soluzione miracolosa per la loro sicurezza nazionale”, ha detto a Euractiv Matt Korda, ricercatore senior associato al Programma Armi di Distruzione di Massa del SIPRI.

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Rinnovato focus nucleare a Londra e Parigi

Il Regno Unito ha piani per far crescere il proprio arsenale attuale di 225 testate fino a 260, sebbene il SIPRI non abbia registrato cambiamenti nel 2024. In mezzo all’aumento della spesa militare della NATO, il Regno Unito ha annunciato piani per investire 15 miliardi di sterline per espandere e rafforzare la propria capacità nucleare sovrana in parallelo con le testate statunitensi.

Londra si è ritirata dagli impegni precedenti di riduzione del proprio arsenale nel 2021, citando un cambiamento nello scenario della sicurezza, e la recente revisione strategica della difesa del Regno Unito ha sollecitato una maggiore partecipazione alla deterrenza nucleare della NATO.

Il Regno Unito prevede inoltre di costruire più sottomarini lanciamissili balistici come parte del progetto di espansione della Royal Navy. Attualmente, l’unico strumento della deterrenza nucleare britannica sono i missili balistici Trident montati sui sottomarini, sebbene la revisione strategica abbia anche raccomandato l’acquisizione di una variante del jet F-35 che possa trasportare armi nucleari.

Il SIPRI stima che, nel frattempo, gli arsenali della Francia siano rimasti stabili a 290 testate. Ma anche la Francia ha investito nella modernizzazione e nel potenziamento delle sue armi nucleari. Il presidente francese Emmanuel Macron ha aperto una discussione sul fatto che l’unico arsenale nucleare dell’UE possa svolgere un ruolo più ampio nella difesa del continente.

Il dibattito sul tema se il Regno Unito e la Francia possano estendere i loro ombrelli nucleari per proteggere gli alleati europei si è intensificato quest’anno dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Persino la prospettiva di un programma nucleare dell’UE è stata sollevata durante la campagna per le elezioni europee del 2024.

“Rimane poco chiaro, comunque, se gli arsenali dovrebbero essere aumentati per accomodare questi cambiamenti”, ha detto Korda del SIPRI.

Un'esplosione nucleare (foto iStock)
Un'esplosione nucleare

Arsenali in crescita ovunque

Altre potenze, o paesi che ambiscono a diventarlo, stanno anch’essi spingendo attivamente per incrementare il proprio arsenale nucleare o costituirne uno ex-novo, secondo il rapporto del SIPRI.

La Cina ha l’arsenale in più rapida crescita al mondo, con circa 100 testate nuove all’anno a partire dal 2023, ha raggiunto un totale – stimato – di circa 600 testate, secondo il SIPRI. L’India, coinvolta in un conflitto di lunga data con il Pakistan che si è recentemente intensificato, si ritiene abbia leggermente ampliato il proprio arsenale nel 2024 fino a circa 180 testate – e l’istituto di ricerca svedese si aspetta che l’arsenale pakistano, di 170 testate, cresca sostanzialmente nel prossimo decennio.

Il rapporto ha anche stimato l’arsenale nucleare di Israele – che il Paese ufficialmente non riconosce – a 90 testate a gennaio 2025. La Corea del Nord, nel frattempo, potrebbe possedere circa 50 testate e avere abbastanza materiale nucleare per espandere il proprio arsenale fino a 90, secondo le stime del SIPRI.