Venerdì 26 Aprile 2024

Conte a Renzi: "Venga senza scorta a dire che il Reddito non serve"

La replica del leader di Italia Viva: "Sei un mezzo uomo, usi linguaggio mafioso"

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e sullo sfondo Giuseppe Conte (Ansa)

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e sullo sfondo Giuseppe Conte (Ansa)

Genova, 17 settembre 2022 - A 8 giorni dalla elezioni salgono i toni tra Renzi e Conte. Il primo ad attaccare è il leader del Movimento 5 Stelle. "Renzi parla di vergogna per il reddito di cittadinanza ma se parla di vergogna lui che da senatore prende 500 euro al giorno... non scherziamo. Non si vergogna lui che si è fatto pagare dagli arabi e ha fatto una marchetta sul rinascimento saudita...", è la stoccata di Conte a un comizio elettorale ad Agrigento con i candidati dei collegi agrigentini.

Elezioni 2022, il Viminale diffonde il fac-simile delle schede elettorali

L'ex presidente del consiglio ha aggiunto: " Renzi venga senza scorta a parlare con i cittadini a parlare ed esporre le sue idee. Dica che in Italia non serve un sistema di protezione sociale. Venga a dirlo e non si nasconda. Siamo arrivati tardi con questo sistema, lo dobbiamo perfezionare, ma è impensabile che lo si debba abolire. L'Istat ha certificato che abbiamo salvato un milione di cittadini dalla povertà. Abbiamo ridato dignità a chi non aveva di che mangiare. Non si scherza con la povertà, è indecoroso farlo", sono le parole di Conte.

La replica di Renzi non si fa attendere. "Ti devi vergognare Giuseppe Conte pensando che qualcuno possa picchiarmi. È incredibile questo modo di fare che inneggia alla violenza, Conte sei un mezzo uomo, abbi il coraggio di fare un confronto civile sui temi, questo è un linguaggio da mafioso della politica", ha detto il leader di Italia Viva durante un comizio elettorale a Genova. "Conte ha detto 'Renzi venga senza scorta a Palermo a dire che vuol togliere il reddito di cittadinanza', cosa stai facendo Giuseppe Conte? Stai minacciando la violenza fisica - ha risposto Renzi - Quando uno dice andiamo a fare la campagna elettorale e portiamo tutti quelli con il reddito di cittadinanza usa un linguaggio clientelare, è voto di scambio".