Sabato 27 Aprile 2024

Congresso Pd, Antonio Mazzeo: "Non possiamo perdere altri cinque mesi"

Il presidente del Consiglio regionale della Toscana interviene dopo la direzione di oggi che ha dettato tempi per primarie e congresso dem: "Non si è capito l'urgenza di costruire una proposta di Paese alternativa e chiara rispetto alla destra"

Firenze, 28 ottobre 2022 - "Il Pd non può permettersi di passare i prossimi cinque mesi a parlarsi addosso. Servono tempi più rapidi" per arrivare al congresso e la scelta della nuova leadership. Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana entra nel dibattito che si è aperto dopo la direzione nazionale del Partito Democratico che oggi ha approvato l'ordine del giorno e la proposta del segretario Enrico Letta. Una proposta che prevede della fasi prima del congresso, che per Mazzeo non tiene conto dell'urgenza "di costruire una proposta di Paese alternativa e chiara rispetto a una destra che, pur tra mille contraddizioni, in un giorno ha formato il governo. Allargare il più possibile questo percorso è giusto ma serve farlo in tempi brevi, con un nuovo modello organizzativo e accompagnato anche da una proposta di leadership in grado di interpretarlo adeguatamente".

Nel suo intervento pubblicato su Facebook, il presidente del Consiglio regionale della Toscana ha aggiunto: "Il Pd vive e si rilancia se si avvicina alle richieste e ai bisogni delle persone, non certo se dà l'impressione di pensare all'autoconservazione del suo gruppo dirigente".

Letta oggi ha comunicato che la data delle primarie del Pd sarà quella del 12 marzo, ma ha specificato che prima di quel giorno sarà necessario per i Dem elaborare un manifesto dei valori e dei principi: "Oggi inizia il percorso costituente del nuovo Pd, ricominciamo dall'opposizione". Il congresso del Pd prevede due fasi. La prima riservata agli iscritti. La seconda, quella delle primarie, è invece aperta a tutti. Con la modifica proposta oggi da Letta, tutte le persone che vorranno potranno iscriversi fino al momento in cui voterà per le primarie. Così viene posto un oggettivo ostacolo ai calcoli delle correnti. "Prendo su di me il ruolo di arbitro nel  congresso ma anche di giocatore - ha detto Letta - e guida assolutamente determinato in questa fase di opposizione".