Roma, 28 ottobre 2022 - Giorgia Meloni dovrà essere chiamata "il signor presidente del Consiglio dei ministri". La scelta del maschile è ufficiale: la leader di Fratelli d'Italia a capo del governo sarà chiamata: "signor presidente". A chiarire la volontà della nuova inquilina di palazzo Chigi ci ha pensato una circolare diffusa dal neo segretario generale, Carlo Deodato. La circolare è indirizzata "a tutti i ministeri", su carte intestata della Presidenza del Consiglio. Nella nota si legge: "Per opportuna informazione si comunica che l'appellativo da utilizzare per il Presidente del Consiglio dei Ministri è: 'Il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni".
Molti dall'opposizione sono andati all'attacco: "Con il nuovo corso, Palazzo Chigi affronta la principale emergenza del Paese", ha scritto su Fb l'ex ministro del Lavoro Andrea Orlando postando l'immagine della circolare. "Sissignora! - dice leder M5s Giuseppe Conte - Gradiremmo sapere da Palazzo Chigi anche come vuole sostenere famiglie e imprese sul caro bollette, visto che il Presidente del Consiglio nel suo discorso di fiducia non ci ha dato nemmeno un indizio".
"Meloni conferma la visione patriarcale della destra", attaccano le deputate di Alleanza Verdi e Sinistra Eleonora Evi e Luana Zanella. E c'è chi sceglie l'arma dell'ironia. "Ma se tagliassimo la testa al toro - dice Carlo Calenda - e ripristinassimo direttamente i titoli nobiliari regali che non hanno genere: Meloni, Altezza Serenissima; Von Der Leyen, Altezza Reale e Imperiale...e via dicendo. Una bella roba tradizionale identitaria". "Va bene - dice Ivan Scalfarotto, senatore del Terzo Polo - che sono diventati europeisti, pro-trivelle e non hanno mai avuto nessuna simpatia per il fascismo, però che arrivasse direttamente da palazzo Chigi la possibilità di farsi chiamare a piacere Signore o Signora, questo proprio non me lo aspettavo...".
Su Instagram Giorgia Meloni è intervenuta sulle polemiche relative alla definizione del suo ruolo: "Leggo che il principale tema di discussione di oggi sarebbe su circolari burocratiche interne, più o meno sbagliate, attorno al grande tema di come definire la prima donna Presidente del Consiglio. Fate pure. Io mi sto occupando di bollette, tasse, lavoro, certezza della pena, manovra di bilancio. Per come la vedo io, potete chiamarmi come credete, anche Giorgia".