Giovedì 25 Aprile 2024

Italexit vince la (prima) sfida

La formazione del giornalista Gianluigi Paragone riesce a presentare le firme e sarà presente in tutta Italia. Con lui l'ex vicequestore no-vax Nunzia Schillirò

Il fondatore di Italexit Gianluigi Paragone (Ansa)

Il fondatore di Italexit Gianluigi Paragone (Ansa)

Incredibile a dirsi, ma decisamente più incredibile a farsi, ci sono riusciti! Ce l’hanno fatta a raccogliere le firme necessarie (37.500 in tutt’Italia, collegio su collegio, circoscrizione per circoscrizione), impresa che appariva, ai più, improba, infattibile. Ergo, troveremo le loro liste, e i loro candidati, alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Stiamo parlando di tre partiti, o coalizioni di micro-partiti che sono riusciti nella mirabile impresa: Italexit di Gianluigi Paragone, Unione Popolare di Luigi De Magistris, che racchiude anche i simboli di Prc (Maurizio Acerbo) e Pap (area centri sociali) e Italia Sovrana e Popolare di Marco Rizzo (PC) e Antonio Ingroia (Azione civile), più altri ancora.  Ma dato che, come si sa, l’appetito vien mangiando, l’obiettivo è già diventato un altro: raggiungere l’agognata quota del 3% (circa un milione di voti) che dà diritto a una rappresentanza parlamentare, sulla base della legge vigente, il Rosatellum. Certo è che le tre liste suddette sono riuscite a presentarsi ‘per davvero’, alle elezioni, questo è sicuro. Nulla da fare per tutti “gli altri”, invece, rimasti a bocca asciutta. Eppure, al Viminale, quando erano stati presentati i simboli elettorali, erano più di cento. Tra queste liste spicca certamente per novità e interesse giornalistico l’Italexit di Gianlugi Paragone, un vero e proprio “fenomeno“. Italexit è una formazione euroscettica fondata a guidata dal giornalista (ex direttore della Padania, ma quella dei tempi di Bossi) Gianluigi Paragone nel 2020. Ne abbiamo già parlato in un altro articolo per lo ‘Speciale elezioni’ di Qnet (https://www.quotidiano.net/elezioni/italexit-sondaggi-1.7974702 ). Quotata dal 2 al 4%, la creatura di Paragone (entrato in Parlamento nel 2018, ma coi 5Stelle) è tra le tre quella che può aspirare con più probabilità a prendere il 3%, anche se la super-media di You Trend la vede attualmente al 2,8%. Il ‘fondatore’, Paragone, sarà candidato alla Camera, nella circoscrizione di Lecce, ma anche in Lombardia, in più circoscrizioni plurinominali, anche perché è proprio la Lombardia la regione che ‘eleggendo’ più deputati offre la possibilità di eleggere a chi supera, seppur di un soffio, il 3. Un’altra candidata ‘eccellente’, la ex vice-questore no-vax Nunzia Schillirò correrà al Senato in Campania. Poi ci saranno anche, in Friuli e in Veneto, Stefano Puzzer, leader delle proteste no vax e no green pass in Italia e fondatore del Comitato “La gente come noi”; Giovanni Frajese, endocrinologo no-vax; la giornalista, ‘volto’ di Mediaset, Raffaella Regoli. Dentro Italexit, hanno trovato posto anche alcuni esponenti della formazione neofascista Casapound, tra cui alcuni degli inquisiti per l’assalto alla sede della Cgil (dicembre 2021). Italexit propone l’uscita dell’Italia dall’Unione europea (come suggerisce il nome del partito…) e dalla Nato, la contrarietà all’obbligo vaccinale e al green pass, lo stop all’invio di armi all’Ucraina e il blocco dell’immigrazione clandestina. Paragone, ovviamente, ha esultato del raggiunto numero di firme: “Chi pensava di fermarci obbligandoci a raccogliere in pieno agosto, in una manciata di giorni, le firme per partecipare alle elezioni si è sbagliato di grosso. Ho l’orgoglio di annunciare che Italexit ce l’ha fatta: saremo presenti alle prossime politiche su tutto il territorio nazionale. Abbiamo compiuto un’impresa straordinaria, molti pensavano che non ce l’avremmo fatta, ma grazie all’impegno dei nostri coordinatori, dei responsabili, degli attivisti e di tanti fantastici volontari possiamo festeggiare il traguardo raggiunto. Ma il pensiero più sentito voglio rivolgerlo a tutti i cittadini che si sono recati nelle nostre sedi, ai nostri banchetti, che hanno sottratto del tempo alle proprie vacanze per firmare per le nostre liste”.