Venerdì 26 Aprile 2024

Whirlpool, scudo sui posti di lavoro Il governo adotta poteri speciali

Decisa la golden power sull’operazione di fusione con Emea e Arçelik. Coinvolti quattro stabilimenti

Whirlpool, scudo sui posti di lavoro  Il governo adotta poteri speciali

Whirlpool, scudo sui posti di lavoro Il governo adotta poteri speciali

di Pino Di Blasio

Lo aveva annunciato nell’intervista rilasciata a Qn a metà aprile. Nel consiglio dei ministri del Primo Maggio, Adolfo Urso, titolare del dicastero delle imprese e Made in Italy ha confermato la strategia del Governo di usare il golden power in tutte quelle acquisizioni di investitori stranieri in particolari settori produttivi. "È uno strumento che useremo sempre più spesso, non per vietare ma per prescrivere. Gli investitori stranieri in settori strategici dovranno impegnarsi con il Governo a mantenere livelli produttivi e a investire sul rilancio e la riconversione ambientale" aveva dichiarato Urso al Qn.

Detto fatto. Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto con il quale il governo esercita i poteri speciali in materia di asset strategici in relazione all’operazione di fusione tra Whirlpool Emea e il gruppo turco Arçelik, per creare un gruppo europeo degli elettrodomestici. Nel decreto si autorizza l’operazione di joint venture, "ponendo specifiche prescrizioni a salvaguardia del patrimonio tecnologico, della produzione e dei livelli occupazionali, quali effetti di eventuali sovrapposizioni tra gli stabilimenti del nuovo gruppo".

Il golden power su Whirlpool-Arçelik coinvolge cinque poli in Italia, quattro stabilimenti produttivi in Lombardia, in Toscana e nelle Marche, con 4.638 dipendenti. L’operazione è oggi sotto la verifica dell’Antitrust europeo. Sulla vertenza Whirlpool, il ministero delle Imprese, dopo il salvataggio dello stabilimento di Napoli, con più di 300 posti di lavoro, passato al gruppo Tea Tek, ha convocato le parti coinvolte per il 16 maggio.

È la terza volta che il Governo innesca il golden power, dopo le garanzie chieste al fondo cipriota Goi Energy sulla raffineria di Priolo ceduta dalla russa Lukoil, e i paletti sulle tecnologie 5G e sull’acquisto di apparecchiature cinesi. Il caso Whirpool, però, è una bandierina agitata anche nei confronti di un’altra grande operazione nel settore degli elettrodomestici. Il gruppo cinese Midea sarebbe vicina alla firma per l’acquisizione della svedese Electrolux, stando alle anticipazioni dei quotidiani finanziari statunitensi. Le trattative vanno avanti da 5 anni tra Midea e Investor AB, la holding della famiglia Wallenberg, maggiore azionista di Electrolux. Il gruppo svedese è presente in Italia con 5 stabilimenti (Porcia in Friuli, Susegana nel Trevigiano, Forlì, Solaro in provincia di Milano e Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona), che danno lavoro complessivamente a circa 5mila addetti tra catene di montaggio, magazzini, logistica e centri di ricerca.

Il golden power scattato per Whirlpool-Arçelik, per il timore di perdere il controllo di fabbriche produttive e ad altissimo valore aggiunto, si azionerà anche per Midea (o Samsung se entrerà nella trattativa) e Electrolux, per verificare le strategie e i piani industriali di mantenimento dell’occupazione e di rilancio dei siti di ricerca e sviluppo.

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