Venerdì 26 Aprile 2024

LA FINANZA SOSTENIBILE CORRE VELOCE

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SE TRENTAMILA MILIARDI di dollari vi sembrano pochi, girate pagina. Perché non vi rendete conto del peso dei fondi Esg sulla finanza globale. Trentamila miliardi è il valore che gli investimenti green e sostenibili hanno raggiunto negli ultimi vent’anni, con un’impennata nel 2020 (1.700 miliardi dollari in 12 mesi). Chi investe ci crede, e ha ragione. Non solo perché l’interesse di tutte le società di gestione è completamente assorbito dagli Esg – soprattutto dopo l’anno della pandemia – ma perché il flusso di investimenti destinato alla trasformazione verde del pianeta ha subito un’accelerata senza precedenti. L’Europa ha messo in campo 750 miliardi del Next Generation Fund, destinati in gran parte ad una rivoluzione sostenibile, e gli Stati Uniti si potrebbero dirigere nella stessa direzione.

Secondo le previsioni di NN Investment Partners "la crescita delle nuove emissioni di obbligazioni verdi è destinata ad accelerare del 25% a 500 miliardi di euro nel 2022 rispetto al 2021, con l’Europa in testa". Per quanto riguarda il polo finanziario americano, gli analisti sono convinti che l’esempio europeo farà da traino. Douglas Farquhar, Client Portfolio Manager Green Bond di NN Investment Partners, si aspetta che "l’aumento dell’interesse da parte degli investitori negli investimenti Esg", spinga "anche gli Stati Uniti": "Anche se non abbiamo visto alcun segno in questa fase che il Tesoro degli Stati Uniti stia pianificando di emettere obbligazioni verdi o con altre etichette, potrebbe cercare di emulare il successo europeo nel lungo termine".

È lo stesso mercato dell’asset management a creare l’offerta. Lo testimonia Banca Generali, una delle prime banche private italiane, attenta agli investimenti Esg da diversi anni. Come spiega Alessandro Mauri (nella foto), area manager di Banca Generali in Emilia-Romagna, Toscana e bassa Lombardia, oggi "oltre il 17% delle masse investite in risparmio gestito sono investite in prodotti sostenibili". Il Nord Est è una delle aree più sensibili, e a livello generazionel sono i giovani i più attenti. Quasi tutti gli under 40 clienti di Banca Generali tengono in portafoglio fondi di investimento sostenibile. "I temi preferiti sono quelli ambientali – spiega Mauri –, ma anche il campo sanitario è cresciuto con la sensibilità maturata durante la pandemia. Cruciale anche l’interesse per la G di Esg, la governance che è alla base della sostenibilità aziendale".

Un’indagine di Sec NewGate sui temi della Cop 26 ha dimostrato che a livello globale 6 persone su 10 hanno un "alto livello di interesse verso tematiche Esg". Il terreno è fertile, quindi, per vari motivi. Anche perché, oltre alle sensibilità personali o generazionali, gli investitori sono interessati a cogliere un trend di crescita che potrebbe rivelarsi interessante per i rendimenti.

Renato Lucibello, Sales Executives di JP Morgan AM, e Massimiliano Auditore, Associate director di Vontobel, hanno sottolineato in una tavola rotonda a Bologna nei giorni scorsi questi due concetti: gli investimenti, soprattutto nell’economia green, partecipano alla transizione verde che l’Europa persegue e finanzia abbondantemente. E la mole di investimenti annunciati per i prossimi anni – e in parte già iniettati nell’economia reale – è l’indicazione di un trend preciso: ci dicono quale direzione ha scelto lo sviluppo economico e dove indirizzare i nostri risparmi. Ecco perché diventa interessante investire seguendo questa corrente ben delineata. Ricordandosi che, appunto, si tratta di una "transizione" e quindi di un cammino che comporta un medio-lungo periodo.

"Gli investimenti sostenibili Esg non sono però solo una scelta valoriale, ma anche strategica poiché possono rivelarsi un prezioso alleato per i portafogli – aggiunge Mauri, di Banca Generali –. Merito del loro maggior livello di diversificazione e decorrelazione che può rappresentare un grande aiuto nelle fasi di forte volatilità dei mercati".

A queste considerazioni, va aggiunta la sensibilità crescente dell’opinione pubblica verso i temi ambientali e sociali, l’attenzione alle aziende che rispettano valori etici nel modo di gestire la produzione e le risorse umane (anche nella loro filiera), e che hanno come obiettivo la sostenibilità della produzione. Anche saper cogliere il sentiment dell’opinione pubblica globale è utile quando si tratta di decidere dove investire il proprio patrimonio, o comunque una parte di esso.

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