Venerdì 26 Aprile 2024

Crisi energetica e geopolitica: parola a Gastech

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UNA PIATTAFORMA DI DIALOGO per discutere di crisi energetica, scenari geopolitici e presentare le ultime innovazioni del settore. Si apre oggi, nei padiglioni di Fiera Milano, la cinquantesima edizione di Gastech, uno dei più grandi eventi al mondo nel settore dell’energia che riunisce i più grandi attori internazionali dell’industria del gas naturale, dell’idrogeno e delle soluzioni a basse emissioni di carbonio. Una manifestazione che ogni anno attira 38mila visitatori e che questa settimana trasformerà Milano nel palcoscenico mondiale per i dibattiti sul gas e sugli approvvigionamenti energetici. L’evento, allestito fino a giovedì negli spazi di Fiera Milano, ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Transizione ecologica, della Regione Lombardia e del Comune di Milano.

Trecento capi di azienda, 4mila delegati, 38mila rappresentanti e 750 espositori: un’edizione ad ampio respiro, che cade proprio nelle settimane in cui l’energia – con il continuo aumento del prezzo del gas e i timori per l’inverno – è diventato il tema più scottante del dibattito pubblico. "Con i prezzi dell’energia che mettono a dura prova i consumatori in Europa e nel mondo, i settori globali del gas e del Gnl hanno un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide della sicurezza energetica – sottolinea Christopher Hudson, presidente di Gastech –. L’edizione di quest’anno rappresenta la piattaforma ideale per trovare soluzioni urgenti alla crisi energetica globale prima dell’inverno".

Priorità, dunque, alla sicurezza energetica e all’approvvigionamento di gas nel breve e medio termine. Saranno questi i due temi portanti del ricco programma di conferenze, che da oggi fino a giovedì vedrà confrontarsi ministri dell’energia e personalità politiche provenienti dai principali Paesi esportatori di gas.

Tra loro ci saranno anche Christiana Figueres, ex segretario generale della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), Sigmar Gabriel, ex ministro degli Esteri tedesco, e decine di ministri dell’energia dei principali Paesi emergenti, tra cui India, Nigeria, Egitto, Indonesia, Turchia e Kenya. Nel padiglione italiano, invece, sono oltre quaranta le aziende energetiche che hanno accettato di partecipare a Gastech. Si va dai colossi dell’energia – come Eni, Snam, Saipem e Maire Tecnimont – agli imprenditori che stanno sviluppando le soluzioni più promettenti per la transizione ecologica, tutti riuniti nella "Start-up zone".

"L’Italia, con la sua posizione nel cuore dell’Europa, affacciata sul Mediterraneo, rappresenta il Paese ospitante perfetto per questo forum", commenta il presidente di Gastech.

Oltre alla crisi energetica e alle carenze di approvvigionamenti, l’altro filo conduttore della manifestazione sarà la transizione energetica. Con l’avvicinarsi della Cop27, che si svolgerà a novembre in Egitto, i diversi ministri dell’energia e i principali attori del mercato dialogheranno su tutte le questioni relative alla produzione sostenibile di energia, in vista degli obiettivi climatici fissati a livello internazionale per raggiungere le emissioni zero. Grande rilievo sarà dato anche al mercato dell’idrogeno, che potrebbe rivelarsi un ingrediente fondamentale per la transizione ecologica e la riduzione delle emissioni di gas serra.

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