Le difficoltà nel mal Rosso sta incidendo velocemenete anche sui costi del trasporto marittimo, come mette in luce uno studio dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrosettentrionale di Ravenna, con una crescita di oltre il 200% tra dicembre 2023 e gennaio 2024 e i noli per i container tra Italia e Cina che mostrano già un rincaro del 25%.
Un altro studio, questa volta
del World Shipping Council (WSC), la principale associazione di categoria nell’ambito del trasporto marittimo, testimonia che ogni anno, in media, vengono persi in mare 1.566 container sui 200 milioni che annualmente solcano gli oceani del mondo per trasportare il 90% delle merci scambiate a livello globale . Cifra che arriva a 22.000 se si guarda agli ultimi dieci anni. Un problema che è anche ambientale, come spiega spiega Ermanno Vicini, ceo di Serpac, società di imballaggi per il trasporto, poiché "i container dispersi sui fondali marini, e le merci che trasportano,
rappresentano una preoccupante fonte di inquinamento per le acque", anche per il fatto che "raramente il recupero viene messo in atto".