Mercoledì 24 Aprile 2024

Manovra 2021, l'ok della Camera con 298 sì. Il testo passa al Senato

L'Aula ha dato l'ok al disegno di legge di bilancio con 298 voti favorevoli, 125 contrari e 8 astenuti

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in aula alla Camera (Ansa)

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in aula alla Camera (Ansa)

Roma, 27 dicembre 2020 - Via libera della Camera alla manovra, l'Aula ha dato l'ok al disegno di legge di bilancio con 298 voti favorevoli, 125 contrari e 8 astenuti. Il provvedimento ora passa all'esame del Senato. L'Aula di palazzo Madama dovrebbe approvare in via definitiva il testo il 30 dicembre, si prevede in ambienti parlamentari. Secondo fonti qualificate anche in Senato non vi sarebbe alcun problema di numeri per il via libera alla legge di Bilancio 2021.

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Dopo settimane di ritardi il via libera definitivo per scongiurare l'esercizio provvisorio, alle porte tra appena 4 giorni. Con l'ok di Montecitorio prende la sua forma definitiva la maxi-manovra da 40 miliardi, la più corposa degli ultimi anni, a passa al Senato. Il governo supera indenne il passaggio della legge di Bilancio nel pieno della seconda ondata dell'epidemia, ma gli equilibri rischiano sul Recovery Plan, che ancora fa discutere gli alleati. 

E' una manovra in chiave espansiva per combattere l'emergenza finanziaria: non sono previsti tagli ma aumenti di spesa. Gran parte dell risorse, poco più di 24 miliardi, è stanziata direttamente in bilancio, a cui si aggiungono oltre 15 miliardi dal Recovery fund la cui approvazione a questo punto diventa centrale per l'Italia.

Tra gli interventi principali c'è la scuola (6 miliardi), la sanità (4 miliardi), il sostegno ai settori in crisi (4 miliardi) e la proroga della Cig (5 miliardi). Novità sono le risorse messe a disposizione dei partiti, sia maggioranza sia opposizione: cinque miliardi contro i trecento milioni degli anni passati. 

Nel passaggio alla Camera, la manovra perde il fondo Covid da 3,8 miliardi. Sarà sostituito dal nuovo scostamento di inizio anno con l'ultima versione del decreto Ristori che accorperà in un solo testo gli ultimi quattro interventi. 

I 3,8 miliardi vengono diluiti in centinaia di emendamenti che vanno dal miliardo per l'anno bianco degli autonomi fino ai 100mila euro per creare un master in medicina termale fino a centinaia di assunzioni dall'Inps ai ministeri. A questo si aggiungono le modifiche finanziate con gli 800 milioni lasciati fin dall'inizio a disposizione dei parlamentari, mentre la decontribuzione per il Sud perde tre miliardi in due anni sostituiti da coperture in deficit per distribuire meglio, su richiesta di Bruxelles, l'utilizzo dei fondi europei. 

Accolte le richieste come la 'cig' per gli autonomi: si tratta di una prima misura che cambia il welfare per le partite Iva in attesa della riforma complessiva degli ammortizzatori, e che introduce un assegno fino a 800 euro per sei mesi a chi dimezza il reddito.

L'emergenza resta il tema principale, con il focus sui vaccini che saranno senza Iva, come i tamponi, e che saranno somministrati da 3 mila medici e 12mila infermieri assunti ad hoc per i prossimi 9 mesi.

Nuovo pacchetto da mezzo miliardo di aiuti al turismo, cui si aggiungono altri 500 milioni per aeroporti e servizi di handling colpiti dal crollo dei voli, e una serie di interventi per le varie filiere, dal tessile alla canapa. 

Infine per tamponare il rischio licenziamenti, quando a marzo finirà il blocco, arriva sia il contratto di ricollocazione esteso ai disoccupati con la Naspi e non solo a chi percepisce il Reddito di cittadinanza, e anche la possibilità per le 'mid cap' da 250 dipendenti il contratto di espansione, che consente uno scivolo lungo verso la pensione. Prorogato il superbonus al 110% sulle ristrutturazioni green.

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