Martedì 17 Giugno 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Influencer, ecco le regole Agcom: multe salate per chi sgarra sulla pubblicità. Il testo in Pdf

Informazione veritiera, tutela dei minori e delle vittime di violenza, rispetto del copyright, trasparenza commerciale. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni pubblica le linee guida che dovranno tradursi in un vero e proprio codice di condotta

Chiara Ferragni, professione influencer

Roma, 16 gennaio 2024 – L’Agcom ha pubblicato le linee guida di condotta destinate agli influencer, approvate lo scorso 10 gennaio, e solo oggi rese note per esteso, nero su bianco. Un documento in cui l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni indica quali disposizioni del Testo Unico dei servizi audiovisivi (2021) si applicano anche ai creatori di contenuti digitali. Sintetizzando: anche gli influencer come gli operatori del settore radiotelevisivo sono tenuti a tutelare i minori, le vittime di violenza, le minoranze. A non incitare all’odio, a rispettare il principio di trasparenza e correttezza dell’informazione e le norme su comunicazione commerciale e “product placement, volte a rendere trasparenti al pubblico le finalità promozionali eventualmente perseguite”. Pena multe salate. Il Garante ha convocato un tavolo che dovrà elaborare un vero e proprio codice di condotta. 

Chi sono gli influencer

Anzitutto l’AgCom definisce la categoria di ‘influencer’. Per influencer “si intendono quei soggetti che svolgono un’attività analoga o comunque assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi”, comunicando però su piattaforme video o social. Gli influencer fanno “attività economica”, e cioè guadagnano attraverso la pubblicazione dei contenuti social. La loro attività consiste principalmente nel creare contenuti, che “informano, intrattengono o istruiscono” e che “sono suscettibili di generare reddito direttamente in esecuzioni di accordi commerciali con produttori di beni e servizi (un esempio per tutti: Chiara Ferragni ndr) o indirettamente in applicazione degli accordi di monetizzazione applicati dalla piattaforma o dal social media utilizzato (vedi il caso degli YouTuber ndr)”. L’Agcom chiarisce che gli influencer hanno 

responsabilità editoriale sui contenuti” e il “controllo effettivo sulla creazione, sulla selezione o sulla organizzazione dei contenuti medesimi”. 

A quali influencer sono rivolte le linee guida?

Le linee guida riguardano solo gli influencer che raggiungano “almeno un milione di follower”, sommando gli iscritti alle diverse piattaforme social (YouTube, Tik Tok, Instagram ecc) e che abbiano avuto negli ultimi sei mesi un tasso di engagement medio pari o superiore al 2%. Si parla di creatori di contenuti in italiano o comunque rivolti a un pubblico italiano. 

Diritti, tutela dei minori, odio social

L’Agcom elenca per numero gli articoli del Testo sugli audiovisivi che vanno intesi come applicabili anche agli influencer. In particolare, l’Autorità prescrive che i contenuti diffusi dagli influencer non istighino ai reati, rispettino la dignità umana, non legittimino violenza, odio o discriminazione delle minoranze, garantiscano una “corretta rappresentazione dell’immagine della donna”.  I contenuti digitali non devono “contenere elementi suscettibili di determinare la deresponsabilizzazione dell’autore o la corresponsabilizzazione della vittima di violenza, odio, di discriminazione o di lesione della dignità umana o di qualsiasi altra forma di vittimizzazione secondaria”. Devono essere rispettate le norme di tutela dei minori. Sono banditi i “contenuti gravemente nocivi allo sviluppo fisico, psichico o morale” dei bambini. Per tutelare i più piccoli “all’atto del caricamento del contenuto, gli influencer usano, ove disponibili, le funzionalità fornite dalla piattaforma per la condivisione di video per indicare che il contenuto contiene contenuti potenzialmente nocivi per i minori”. 

Pubblicità trasparente 

Sul tema pubblicità, l’Agcom prescrive che gli influencer rispettino le norme in tema di 

comunicazioni commerciali, televendite, sponsorizzazioni e inserimento di prodotti, ecc. 

No alla pubblicità occulta e ai messaggi subliminali. Il creator dovrà riportare  “nel testo che accompagna il contenuto, o in sovrimpressione all’interno del contenuto medesimo, una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo immediatamente riconoscibile”.

Fake news e copyright

Si richiede impegno a non diffondere fake news. Gli influencer devono garantire la veridicità dei fatti, verificando “la correttezza e l’obiettività delle informazioni anche attraverso la menzione delle fonti utilizzate”, nonché rispettare le norme in materia di copyright

Le sanzioni

In caso di violazione delle norme,  si applicano le multe previste dal Testo unico: da 10mila a 250mila euro per la trasparenza pubblicitaria, da 30mila a 600mila euro in materia di obblighi di tutela dei minori.

Il codice di condotta

Il codice di condotta ai quali lavorerà il tavolo sotto la guida dell’Autorità garante dovrà anche prevedere sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer: in particolare  – spiega l'

Agcom  –  dovrà essere chiaramente individuabile il mittente o creatore del video e dovrà essere disponibile un dato di contatto. 

Il testo integrale in Pdf