Giovedì 25 Aprile 2024

"Ogni minuto mille prodotti venduti: giusto anche restituire"

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DA QUASI SETTANT’ANNI i suoi prodotti entrano nelle case degli italiani. Da quando, era il 1956, il gigante dei beni di largo consumo, la Procter & Gamble (P&G), fondata nel 1837 a Cincinnati, arrivò anche in Italia mettendo sugli scaffali dei negozi e dei primi supermercati le saponette Camay e il mitico detersivo per pavimenti Spic e Span inventato, durante la Grande depressione americana, da Elizabeth MacDonald con la ricetta della zia farmacista. "Da allora – spiega Paolo Grue, presidente e ad di Procter and Gamble in Italia – il nostro Paese è entrato a far parte dei dieci mercati focus di P&G, presente in ben 150 Paesi del mondo. Del resto in Italia ogni minuto vengono venduti oltre 1.000 prodotti P&G: una presenza trasversale nella quotidianità della vita di un terzo delle famiglie attraverso oltre 20 marchi".

Marchi che, dalla pulizia della casa all’igiene personale, dai pannolini ai detersivi fino alla salute, fanno ormai parte dell’universo collettivo degli acquisti degli italiani e della risposta ai loro bisogni. E, da Dash a Gillette, da Viakal a Mastro Lindo, da Lenor a Fairy, da Pantene a Braun senza dimenticare prodotti innovativi come Swiffer o gli spazzolini elettrici Oral-B e marchi sanitari come Vicks, o gli integratori come ZzzQuil hanno fatto anche la storia della comunicazione e della pubblicità che vede P&G il big spender del mercato. Entrato 25 anni fa in Procter and Gamble, da gennaio 2021 Grue è alla guida di un’azienda che nel nostro Paese dà lavoro a oltre 1100 persone tra il quartier generale di Roma e i due stabilimenti produttivi. Quello ormai storico di Pomezia dove si producono principalmente detersivi per bucato (Dash) e che fa da centro di distribuzione per il Centro-Sud Italia e l’impianto di Gattatico (Reggio Emilia), hub europeo per i prodotti detergenti per la pulizia della casa (Viakal e Mastro Lindo).

Attraverso Fater, joint venture paritetica con Angelini Industries, P&G in Italia ha anche una partecipazione negli impianti di Campochiaro per la produzione di candeggina e di Pescara per quella di pannolini e assorbenti (Pampers e Tampax). "Una multinazionale come P&G – prosegue Grue – che entra nelle case di 5 miliardi di persone nel mondo non può pensare solo di fare impresa rispondendo alle esigenze dei consumatori con prodotti di alta qualità e sempre più innovativi ma deve anche avere un grande senso di responsabilità sociale e ambientale. Quindi essere consapevole di quanto sia importante ridare indietro, alle persone e ai territori, quello che crea perseguendo i valori della sostenibilità".

Come avviene questo "ridare indietro"?

"Con un’intensa attività a supporto della sostenibilità ambientale e sociale messa in campo in collaborazione con diverse organizzazioni presenti sul territorio, attraverso le quali contribuiamo a realizzare una serie di iniziative che l’azienda ha posto in essere dalla salvaguardia dell’ambiente al superamento del gender gap o ancora con progetti di inclusione e valorizzazione delle diversità e a sostegno della disabilità e delle persone più fragili. Sappiamo che un’azienda come P&G può fare molto ma che da soli non si può fare tutto. Quindi le partnership sono fondamentali".

Da qui è nato due anni fa "P&G per l’Italia"?

"Esattamente. Si tratta del più importante programma di cittadinanza di impresa mai avviato da Procter and Gamble nel nostro Paese. Lanciato nel gennaio del 2021 "P&G per l’Italia" prevede l’investimento di alcuni milioni di euro per realizzare azioni concrete nell’ambito della sostenibilità ambientale, dell’innovazione e della responsabilità sociale con l’obiettivo di contribuire in modo sempre più significativo e concreto a creare un futuro migliore per tutti affinché nessuno resti indietro".

Un programma che vi sta dando soddisfazioni?

"Certamente. In due anni abbiamo già raggiunto importanti traguardi. Tra i molti vorrei segnalare le tante Aule Natura che abbiamo contribuito a realizzare finora. Si tratta di vere e proprie oasi verdi create nelle scuole italiane riqualificando cortili o spazi inutilizzati grazie alla partnership con WWF Italia del quale sosteniamo anche il progetto "ReNature Italy" per riqualificare le oasi di Vanzago (Milano), Valtrigona (Trento), Macchiagrande (Roma) e Monte Arcosu (Cagliari). In pochi mesi lavorando in tre di queste oasi abbiamo contribuito a eliminare l’inquinamento nell’aria provocato da 500mila veicoli".

Il programma prevede impegni anche sul fronte della salute e dell’avviamento al lavoro?

"Insieme con l’Associazione Next abbiamo creato nel 2021 il progetto Aula 162, un programma di inclusione sociale e lavorativa. Finora abbiamo contribuito ad inserire nel mondo del lavoro oltre 260 persone. Un numero che non risolve il problema occupazionale ma che rappresenta comunque un contributo significativo e restituisce speranza a molti individui in condizioni di fragilità. Così come i 3.300 screening diagnostici per la prevenzione dei tumori prevalentemente femminili come quello del seno e ginecologico, offerti sostenendo la Carovana della prevenzione di Komen Italia, rivolti a donne bisognose o fuori dagli screening regionali".

Un’ultima domanda: come stanno cambiando i consumi degli italiani in tempo di corsa dell’inflazione e come sta affrontando questa situazione P&G?

"La pandemia aveva portato, com’era prevedibile, a una maggiore attenzione all’acquisto di prodotti per l’igiene e la salute. L’inflazione invece ha prodotto come effetto l’esigenza di risparmiare e una contrazione dei consumi che auspichiamo dovrebbero riprendersi a partire dalla seconda metà del 2023. In fasi come questa P&G continua ad investire nell’innovazione per offrire alle persone prodotti ancora più efficaci, la cui superiorità è riconosciuta come valore e nella comunicazione, per informare le persone sulla qualità della nostra offerta".