Bruno
Villois
Gli italiani da sempre sono dei risparmiatori, ancora di più adesso con l’arrivo del Covid -19 e a causa della sfiducia verso il futuro. L’aumento dei depositi fa emergere che una parte rilevante della popolazione dispone di un reddito che gli consente di risparmiare o ancora ha messo mano a risparmi accumulati. Poco o nulla, oltre a quanto abitualmente avviene, si sta invece indirizzando sul risparmio gestito, cioè strumenti finanziari che vengono sovente ritenuti troppo rischiosi come le azioni di Borsa e annessi, mentre oro e preziosi hanno il difetto per poter essere rivenduti in caso di necessità di dover passare attraverso transazioni affidate a soggetti di scarsa trasparenza. In questo momento servirebbe che gli italiani puntassero maggiormente sugli strumenti finanziari regolamentati per dare nutrimento al sistema economico- finanziario. Il Governo, e più in generale la politica, anche in passato ha sempre snobbato l’importanza dei mercati finanziari regolamentati e del ruolo che essi ricoprono per finanziare le imprese e renderle più forti. Sarebbe servita una politica fiscale particolarmente accomodante, indirizzata a favorire chi investe in finanza strutturata, in modo da ridurre il rischio per chi investe, favorendo le aziende quotate e incentivando altre a farlo.
Alla fine del tunnel che percorriamo sarà determinante dare sostegno alle imprese, il supporto degli strumenti finanziari ne sarà uno dei sussidi di particolare importanza. Riuscire a convertire parte dei depositi bancari in investimenti finanziari sarà possibile se il legislatore legifererà in merito, attraendo anche investitori esteri (l’Olanda docet).
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro