Venerdì 26 Aprile 2024

Giovani inattivi, un progetto di micro-credito ora li aiuta a fare impresa

Un sostegno per i giovani che non studiano e non lavorano grazie al Fondo SELFIEmployment

Giovani seduti su una panchina in piazza (Newpress)

Giovani seduti su una panchina in piazza (Newpress)

Roma, 17 ottobre 2018 - Il micro-credito per sostenere i giovani che non studiano e non lavorano a fare impresa. Oggi a Roma nella sede del Parlamento europeo sono stati presentati i risultati della misura autoimpiego di garanzia giovani affidata all’Ente nazionale micro-credito con l’obiettivo indicato. Un’occasione anche per discutere sulle politiche per il lavoro verso i Neet e su come organizzare i servizi per il lavoro.

Nello specifico, la proposta è volta alla realizzazione di percorsi di accompagnamento all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità, finalizzati a formare i Neet registrati al Programma Garanzia Giovani. Il progetto si realizza sotto la responsabilità dell’ENM, in collaborazione con enti, associazioni, strutture formative e organismi pubblici e privati, rappresentativi di realtà datoriali, sindacali e ordini professionali, che fanno parte della rete dell’ENM e sono in grado di contribuire all’individuazione e al coinvolgimento dei Neet nell’azione formativa. Il progetto è attuato su tutto il territorio nazionale.

Sessanta sportelli (dei circa 160 complessivi) tra i più attivi sul territorio, con il costante affiancamento di operatori esperti senior forniti dal ENM, sono stati chiamati a operare al fine di incrementare l'accesso e l'utilizzo al Fondo SELFIEmployment.

In pochi mesi sono state presentate oltre 360 domande per il micro-credito.

Il Progetto prevede che i percorsi avviati si concludano entro 45 giorni dalla data di inizio delle attività. Nel dettaglio, il percorso è articolato in due sezioni:

• FASE A: moduli di formazione di base della durata complessiva di 60 ore, da erogarsi in aula (minimo 4 e massimo 12 allievi) o per piccoli gruppi (massimo 3 allievi); alla formazione in aula potranno essere abbinate interazioni a distanza con allievi aventi la possibilità di interagire in live streaming con i docenti (per un massimo di 24 ore sulle 60 previste per la Fase A), in modo da consentire la capillarizzazione sul territorio delle attività;

• FASE B: un modulo di accompagnamento e di assistenza tecnico-specialistica e personalizzato erogato in forma individuale o per piccoli gruppi (massimo 3 allievi), della durata di 20 ore.

I corsi hanno il compito di portare il Neet a predisporre un business plan e a poter accedere al microcredito.

A fine settembre 2018 nel complesso le azioni di informazione e sensibilizzazione hanno riguardato circa 7.500 Neet e non Neet, con la partecipazione di circa 7.000 persone. Tra queste si contano oltre 5.000 Neet, di cui circa 1.437 potenzialmente interessati ad utilizzare il Fondo SELFIEmployment.

Alla fine del corso se il business plan viene approvato viene riconosciuto un prestito da restituire in 7 anni da 25.000 a 50.000 euro.

Il professor Francesco Verbaro, responsabile scientifico dei progetti per il lavoro autonomo dell’Ente per il Microcredito spiega che questi dati dimostrano che per far incontrare domanda e offerta e promuovere il lavoro anche autonomo non servono solo i centri per l’impiego ma anche soggetti attuatori come gli enti di formazione. I centri per impiego – insiste - spesso non sono in grado invece di assicurare tempestività nella profilazione e spesso non sono collegati con il mondo del lavoro. 

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