Martedì 30 Aprile 2024

Primi nella raccolta con 13,5 miliardi

PIÙ DI 13,5 MILIARDI di euro. È la raccolta realizzata nel 2023 dai consulenti finanziari di Fideuram ISPB, che è...

PIÙ DI 13,5 MILIARDI di euro. È la raccolta realizzata nel 2023 dai consulenti finanziari di Fideuram ISPB, che è la società leader nel settore delle cosiddette banche-reti. Con quest’ultima definizione si intendono quelle banche che non hanno una estesa rete di agenzie e sportelli sul territorio ma operano attraverso un network di financial advisor e private banker presenti in tutta Italia con dei negozi finanziari. In totale, i consulenti attivi nella galassia di Fideuram ISPB sono più di 5.500, ai quali si aggiungono più di mille professionisti attivi nella divisione di private banking di Intesa Sanpaolo.

La squadra dei financial advsor del gruppo è suddivisa in diverse società, ciascuna delle quali opera ancora con un proprio marchio. Il nucleo originario è quello di Banca Fideuram, al quale si è aggiunta poi la rete di Sanpaolo Invest. Con il passare degli anni, è entrata nel gruppo anche la rete di IW Private Investments, un tempo controllata da Ubi Banca prima che venisse scalata da Intesa Sanpaolo. Nella classifica della raccolta del 2023, la rete di Fideuram ISPB si è piazzata ampiamente prima, seguita a distanza dalla rete di Fineco, che ha registrato flussi per 6,3 miliardi. Terza la rete di Banca Mediolanum con oltre 6,3 miliardi, seguita a sua volta da Banca Generali (5,7 miliardi) e Allianz Bank Financial Advisors (5,6 miliardi circa). A livello di patrimonio, Fideuram ISPB è leader di mercato, con oltre 300 miliardi di euro di asset in gestione, circa il triplo della seconda in classifica (Fineco, con circa 100 miliardi di euro). In linea generale, il 2023 è stato un anno positivo per tutte le reti di consulenti finanziari, che continuano ad avere una raccolta positiva e a rosicchiare quote di mercato alle banche tradizionali,

Secondo i dati della sigla di categoria Assoreti, lo scorso anno i network dei financial advisor italiani (un tempo chiamati promotori finanziari) hanno registrato flussi positivi di nuovi risparmi per un totale di 49,3 miliardi di euro, il terzo miglior risultato di sempre. Gran parte della raccolta, cioè più di 41 miliardi, si è però concentrata sulle obbligazioni e i titoli di stato, tornati appetibili dopo il rialzo dei tassi di interesse. Più modesti (cioè inferiori ai 3 miliardi di euro) il flussi destinati ai prodotti del risparmio gestito come i fondi comuni di investimento.

Andrea Telara

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