Mercoledì 1 Maggio 2024

Compra ora, paga dopo: rischi e vantaggi di un fenomeno che cresce in Italia del 134%

L'impatto del rialzo dei tassi di interesse sul 'Buy now Pay Later': cambiano le condizioni per i consumatori

Pagamenti virtuali tramite smartphone

Pagamenti virtuali tramite smartphone

Si chiama "Buy now pay later", cioè compra ora e paga dopo. E' la nuova frontiera dei pagamenti a rate. Non si tratta infatti di credito al consumo, con i finanziamenti che vengono erogati solo da banche e società finanziarie dietro la presentazione di garanzie, come busta paga e conto corrente. Il Bnpl, che è sempre più diffuso, viene invece messo a disposizione, molto spesso online, da piattaforme quali Amazon, ma anche da Paypal e simili che consentono di rateizzare il pagamento di quanto viene acquistato, senza interessi e senza la necessità, appunto, di presentare delle garanzie. Tra i principali operatori specializzati anche Klarna, società svedese, che è stata la prima a introdurre il Bnpl in chiave FinTech, attorno al 2012, poi Scalapay, Soisy, Clearpay, Pagolight.

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Bnpl è uno strumento che, in tempi di crisi, è sempre più utilizzato, sia per pagare le bollette, sia per gli comprare beni di consumo. Questa forma di finanziamento, che prevede una procedura molto rapida e semplificata, solitamente è di importo contenuto e può essere richiesta sia online, sia nei punti vendita fisici e generalmente non ci sono interessi o oneri a carico del consumatori, ma solo commissioni in caso di ritardo o mancato pagamento. In questi ultimi tempi, con un vero e proprio boom registrato per gli acquisti di Natale, è aumentato perciò l'interesse per il Bnpl, da parte dei consumatori, ma anche da parte delle grandi società. Apple, ad esempio, ha di recente annunciato, per il momento solo per il mercato americano, 'Pay later', che può essere utilizzato dagli utenti di Apple Pay.

I numeri in Italia

L'aumento del valore del Bnpl nel nostro Paese, secondo i dati Crif, si attesta sul +134% annuo, con picchi trimestrali del +194%. Secondo i dati di Bankitalia, ripresi da Fis, Fidelity Information Services, multinazionale americana leader nell'offerta di servizi collegati al mondo FinTech, l'Italia è ancora sotto la media europea per questo tipo di pagamenti sull'e-commerce: il 4% del valore contro l'8%, a fronte di un mercato del commercio elettronico che rappresenta in termini di valore il 6,5% del commercio totale.

I rischi del "Buy Now Pay Later"

Il 28 ottobre scorso Bankitalia ha emanato una pubblicazione sul Buy Now Pay Later, mettendo in guardia i consumatori su questa forma di credito che non è oggetto di una specifica regolamentazione. Non solo, ma la facilità di accesso al servizio “potrebbe incentivare acquisti non del tutto consapevoli e, quindi, potenzialmente non sostenibili da parte dei consumatori, esponendoli a un rischio di sovraindebitamento”. Il consumatore non è poi tutelato se la dilazione non è concessa direttamente da una banca o da un intermediario finanziario.

Caso 1: la dilazione è concessa direttamente da una banca e da un intermediario

Se la possibilità di pagare a rate è concessa direttamente al consumatore da una banca o da un intermediario finanziario, trovano applicazione le norme sul credito al consumo – sul rispetto delle quali vigilia Bankitalia - nel caso in cui si preveda una commissione a carico del consumatore (salvo che si tratti di commissioni di importo non significativo nel caso di contratti da rimborsare entro tre mesi) e l'importo del credito è superiore a 200 euro. Se ci sono queste condizioni il consumatore può avvalersi del diritto di recesso dal contratto di credito entro 14 giorni, ha il diritto al rimborso anticipato e alla risoluzione del contratto di credito in caso di inadempimento del contratto collegato di vendita di beni o servizi, come ad esempio nel caso di un finanziamento concesso per l'acquisto di una prestazione professionale, con conseguente diritto al rimborso di quanto versato. Se l'importo è inferiore a 200 euro e se non si prevedono commissioni per il consumatore, non si applicano le norme del credito al consumo. ma sono previste comunque le tutele della disciplina generale della trasparenza bancaria, che prevede, tra gli altri, la forma scritta dei contratti e il diritto dei clienti di presentare reclami e adire l'Arbitro bancario finanziario.

Caso 2: la dilazione è concessa direttamente dal venditore

Il Buy Now Pay Later segue anche un altro modello, che consiste nella combinazione tra una dilazione di pagamento concessa direttamente dal venditore al consumatore, senza interessi né oneri, tranne quelli legati al mancato o ritardato pagamento, e una cessione, immediatamente successiva, del credito dal venditore a una banca o a un intermediario finanziario. In questo caso non trovano applicazione né le regole di tutela per la clientela previste dal Testo unico bancario, né i controlli da parte della Banca d'Italia. Per il consumatore “c'è un fattore di rischio aggiuntivo”, afferma Bankitalia “rappresentato dalla maggiore difficoltà di identificare il soggetto con cui sta concludendo la dilazione di pagamento e di comprendere esattamente il ruolo dell'intermediario nell'operazione”.

Gli effetti dei tassi di interesse sul Bnpl

Il modello Bnpl, spiega Bankitalia, è nato, e soprattutto si è sviluppato, in un quadro economico caratterizzato da stabilità dei prezzi e da tassi di interesse che si sono mantenuti estremamente bassi per un lungo periodo di tempo, permettendo agli operatori di prestare a tasso zero ricavando profitto dalle commissioni caricate sugli esercenti. Oggi, il rialzo dei tassi di interesse potrebbe rendere più complicato sostenere questa forma di credito a tasso zero: aumenta il costo del debito, si riducono i margini per gli operatori. I quali si stanno muovendo anche rivedendo le condizioni applicate agli utenti. L'australiana Zip Co, ad esempio, ha annunciato a fine giugno la possibilità di un aumento delle commissioni richieste a clienti e negozianti, oltre alla riduzione della durata della dilazione.