Mercoledì 24 Aprile 2024

L’auto più venduta in Europa? E’ la Tesla

Nella graduatoria trimestrale del comparto automotive trionfa la Model Y anche grazie alla drastica riduzione dei prezzi del gruppo guidato da Elon Musk

Il modello di auto più venduto in Europa nel primo quarto del 2023 non viene fabbricato né a Ingolstadt né a Wolfsburg, e già questa è una notizia. E non ha nemmeno un motore alimentato a gasolio, ma questo forse ci stupisce di meno della prima parte della notizia. A trionfare nella graduatoria trimestrale continentale di vendite del comparto automotive, infatti, è stata la Model Y di Tesla, grazie ai ben 71.683 esemplari (+173% tendenziale) di nuova immatricolazione.

Uno show room Tesla
Uno show room Tesla

A dirlo sono gli ultimi dati degli analisti di Jato Dynamics, secondo cui il colosso dell'elettrico con sede a Austin ha sconfitto nettamente i romeni (parte del Gruppo Renault) di Dacia (la Sandero è stata venduta in oltre 60mila e 200 pezzi) e i vecchi maestri di Volkswagen (quasi 55mila T-Roc vendute tra gennaio e marzo). Piazzando pure il Tesla Model 3 al secondo posto della classifica delle auto elettriche più vendute e sbaragliando la concorrenza anche grazie a una politica dei listini che ha visto il gruppo guidato da Elon Musk abbassare drasticamente i prezzi dei suoi gioiellini. Soprattutto a marzo, quando Musk ha venduto ben 60mila delle oltre 93mila Tesla (+58% tendenziale) scelte dai clienti europei nei primi tre mesi dell'anno. Numeri, questi, ancora più positivi se si considera che il mercato automobilistico del Vecchio Continente si è fermato a quota +17% e che il mondo dell'elettrico si è spinto sì in alto, ma solo fino a quota +33%. Certo, il contraltare a breve termine del successo commerciale è il sostanziale crollo degli utili (-26% nel trimestre, a 2,66 miliardi di dollari) e delle quotazioni del titolo a Wall Street (-10% dopo la presentazione della prima trimestrale). Ma il futuro, con la progressiva erosione di nuove quote di mercato che tutti attendono da parte di Tesla, pare roseo. Anche perché poche auto di pari segmento (non scordiamoci gli incentivi statali sull'elettrico) si comprano con meno dei 40mila euro che costa il Model Y. Ma non è solo questione di aiuti governativi alla transizione ecologica. Dal momento che, parola dell'associazione dei costruttori di auto Acea, nonostante questi ultimi siano in graduale diminuzione le auto a batteria sono passate dall'11,4% al 13,9% delle quote totali dell'automotive europea nel solo primo trimestre 2023. Questo nonostante la crescita risulti quantomeno a macchia di leopardo, con i Paesi scandinavi e diverse nazioni nordeuropee in cui le nuove immatricolazioni elettriche pesano oltre il 25% del totale, un'area centroeuropea (che comprende anche Francia e Regno Unito) in cui si aggirano sul 15% e nazioni come l'Italia in cui il dato balla poco sotto al 4%. Condizionamenti culturali, potrebbe dire qualcuno, o forse semplicemente barriere legate ai prezzi alti e al timore che la rete delle infrastrutture di ricarica non sia ancora all'altezza. Sui primi (e pure sulla proliferazione di colonnine), non gioca a nostro favore la stretta anti-elettrica del nuovo governo. Mentre sulle seconde potrebbe aiutare la volontà espressa da marchi 'sotto attacco' come Volkswagen e Renault di mettere sul mercato nuovi modelli full electric di fascia media (intorno ai 25mila euro di prezzo e 400 km di autonomia) entro un paio di anni (senza contare l'imminente sbarco in Europa delle 'e-utilitarie' cinesi). Intanto, Tesla si gode il successo.

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