Sabato 27 Aprile 2024

Alitalia va all’asta: 290 milioni per il marchio

Si chiude un’era: avviata la gara per l’acquisizione del brand. Le offerte vanno presentate entro il 4 ottobre

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Lo storico marchio Alitalia, con i suoi oltre cinquant’anni di storia, è ufficialmente in vendita. L’atteso bando per la cessione del brand è stato infatti pubblicato dai commissari straordinari, che hanno fissato le modalità, i termini e le condizioni della gara. I tempi sono stretti, con l’avvio delle richieste di accesso alla data room già da oggi, le offerte vincolanti entro il 4 ottobre e la cessione entro fine anno, e fissa un prezzo di partenza pari a 290 milioni. Saranno possibili rilanci e vincerà l’offerta con il prezzo più alto.

Tra i soggetti intenzionati a farsi avanti c’è Ita, che in vista del decollo del 15 ottobre lavora anche a chiudere le trattative con i sindacati per il personale. Il bando, annunciato con un avviso su diversi quotidiani (anche sul Financial Times), è stato pubblicato sul sito dell’amministrazione straordinaria: un documento di 10 pagine, firmato dai commissari Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso, che definisce le regole con cui si svolgerà la gara. Oggetto della procedura è l’iconico marchio Alitalia, disegnato nel 1969 con la A stilizzata con i colori del tricolore, rimasta immutata anche nei successivi lievi restyling e poi diventata negli anni icona dell’italianità. "Il marchio Alitalia rappresenta un patrimonio valoriale e culturale storico, radicato nell’immaginario condiviso italiano", affermano i commissari, sottolineando che "questa operazione si prefigge di tutelare la persistenza del nome e del logo nel panorama del trasporto aereo".

La società, intanto, quando manca meno di un mese al decollo, ha convocato sindacati e sigle professionali per lunedì per chiudere il confronto sulle 2.800 assunzioni. Lo stesso giorno proseguirà al ministero del Lavoro il confronto azienda-sindacati sulla proroga di un altro anno della cassa per oltre 7 mila lavoratori (numeri che potrebbero aumentare). I rappresentanti dei lavoratori però chiedono garanzie sull’intero arco di piano di Ita, fino al 2025. Martedì i vertici della compagnia saranno in audizione alle commissioni Trasporti e Lavoro della Camera.

red. eco.

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