Mercoledì 24 Aprile 2024

Virologi politici? Li preferisco come showmen

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Leonardo

Manera

Matteo Bassetti non ha escluso, in un futuro da definirsi, un suo ingresso in politica. Da parte mia non credo che lo voterei, né lui né i suoi colleghi virostar. Non c’è niente di personale, anzi, Bassetti mi sta pure simpatico in quanto compagno di calvizie.

Il problema, casomai, è come lui e gli altri suoi colleghi affronterebbero le decisioni una volta calati nell’agone politico. Con logica da virologi, appunto, il che potrebbe rivelarsi inadatto ad ambiti diversi da quello ospedaliero.

Che fare, ad esempio, in questa emergenza di caro bollette, utilizzando logica da esperti di virus? La risposta potrebbe essere il lockdown. Lockdown energetico che però, in questo caso, non credo incontrerebbe il favore di cittadini e imprese. Lockdown energetico in attesa che la situazione migliori, stando, nel frattempo, tutti quanti a lume di candela. E in tema di lavoro e disoccupazione, quale potrebbe essere la risposta di Bassetti & company? Vaccino. Un vaccino contro la disoccupazione. Ma immagino che, anche ipotizzando una logica emergenziale, non sarebbe possibile metterne a punto uno in tempi brevi.

Ma, soprattutto, dopo due anni di sovraesposizione mediatica, i nostri virologi sarebbero disposti ad accettare oscuri ruoli da sottosegretario? Ormai sono abituati alle luci della ribalta, quindi, invece che alla politica, meglio che si dedichino a progettare un nuovo, sfavillante varietà.