Variante Delta, cresce in Italia: è al 16,8%. Iss: più tracciamento e vaccini

Fedriga: "Vaccinare il più possibile". In Gran Bretagna la mutazione scoperta in India è al 95% nei nuovi casi. Crescono i casi in Russia e in Israele torna l'obbligo di mascherina

Vaccinazioni anti-Covid (Ansa)

Vaccinazioni anti-Covid (Ansa)

Roma, 25 giugno 2021 - La variante Delta, la mutazione del Covid scoperta in India, continua a minacciare il ritorno alla normalità. Non si ferma infatti la crescita dei casi in Gran Bretagna, Russia e Finlandia, mentre in Israele torna l'obbligo di mascherina. Secondo il report degli Ecdc pubblicato ieri, la variante delta è del 40-60% più contagiosa di quella alfa (inglese) e determinerà il 70% delle nuove infezioni entro l'inizio di agosto ed il 90% entro la fine. "Diventerà dominante in tutta Europa e quindi pure in Italia", ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a 'Oggi è un altro giorno' su Raiuno. E gli strumenti per contrastarla sembrano essere due: il sequenziamento e il vaccino. "Una dose sola non copre adeguatamente, va completato il ciclo vaccinale per la protezione da patologia grave e ancor di più per il rischio letale", ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanita', Franco Locatelli, su SkyTg24

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La situazione in Italia: Delta in crescita

In Italia la variante Delta è in aumento con una percentuale del 16,8%, mentre la più diffusa rimane ancora la variante alfa al 74,92%. Tuttavia, sebbene i dati di giugno non siano ancora consolidati, dalle prime segnalazioni di sequenziamenti, si segnala un aumento, in percentuale, dei casi di variante Kappa e Delta, la cosiddetta "indiana" e un suo sottotipo, che passano dal 4,2% nel mese di maggio, al 16,8% del mese di giugno (dati estratti al 21 del mese). Sono queste le segnalazioni delle ultime settimane, monitorate dal Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 dell'ISS, in attesa della flash survey.

A oggi il modulo, dedicato all'analisi e condivisione dei dati di sequenziamento del Sars-CoV-2 a livello nazionale, conta più di 5.000 sequenze. Il report evidenzia inoltre che la percentuale dei casi sequenziati sia in crescente aumento passando in maniera costante dallo 0,5% dei casi diagnosticati a gennaio al 2,5% dei casi diagnosticati nella prima metà di giugno, secondo i dati disponibili in piattaforma. La variante prevalente in Italia è risultata essere la variante Alfa (inglese) con prevalenza al 74,9% che è anche la più diffusa a livello globale. Sebbene presenti una trasmissibilità più elevata rispetto ad altre varianti diffuse in Italia, ci sono evidenze che i vaccini in uso mantengano la loro efficacia nel prevenire casi di malattia ed infezione dovuti a questa variante. 

Casi associati a varianti Kappa e Delta sono complessivamente pochi nel periodo gennaio-giugno, tuttavia si segnala un recente rapido aumento nella frequenza e diffusione di queste segnalazioni sul territorio nazionale dovuto a diversi focolai. Inoltre, la maggior parte di essi appartengono alla variante delta. La variante gamma ha una diffusione maggiore in alcune Regioni/PPAA italiane, con prevalenza complessiva pari al 6,5%. 

Iss: "Capillare tracciamento dei casi"

La bozza settimanale diffusa dall’Iss annuncia che "vengono segnalati anche in Italia (qui la mappa con le regioni colpite) focolai di varianti del virus Sars-CoV-2, in particolare della variante delta, che presentano una maggiore trasmissibilità e/o la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria". Per scongiurare un nuovo aumento dei casi è necessario "raggiungere un'elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione", e in attesa di capire quanto efficace sia il vaccino contro la mutazione indiana effettuare un "capillare tracciamento e sequenziamento dei casi".

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Fedriga: "Vaccinare il prima possibile, no alternative"

''Per contrastare la variante Delta dobbiamo vaccinare il prima possibile, non abbiamo alternative'', ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, a Mattino Cinque. Secondo il governatore del Regione Friuli Venezia Giulia le misure di distanziamento potrebbero non bastare per fermare la mutazione del Covid. L’unica via d’uscita è "una campagna vaccinale poderosa". E l’estate, che in Italia solitamente frena la diffusione dei virus respiratori, ci viene in aiuto. L’importante è che la campagna di somministrazione non rallenti. ''È chiaro che rispetto alle previsioni che ci facevano avere fino a 20 milioni di vaccini nel mese di luglio abbiamo meno armi e meno possibilità di vaccinare -continua Fedriga- credo che a livello nazionale dovremmo riprogrammare alcune prime dosi per spostarle più avanti perché i vaccini non sono sufficienti rispetto alle ipotesi fatte quando avevamo a disposizione tutti i vaccini''.

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Allarme Napoli, De Luca: "Rischio lockdown"

Intanto il governatore campano Vincenzo De Luca lancia l'allarme su Napoli. "Abbiamo una criticità, se prosegue così la campagna vaccinale in città, noi andiamo verso nuovo lockdown nel giro di pochi mesi", ha detto il presidente della Regione durante la consueta diretta Facebook del venerdì sull'emergenza Coronavirus. "Dobbiamo partire su dati semplici: nell'Asl Napoli 1, fra i tanti cittadini convocati per la prima e la seconda dose si sono presentati un numero limitato di persone, su 839mila cittadini residenti e vaccinabili ci sono 317mila non adesioni. Questo è un dato non sostenibile e così finiamo direttamente in lockdown". De Luca ha anche fatto sapere che in Campania resta l'obbligo della mascherina all'aperto in virtù di un'ordinanza regionale.

Boom di casi in Russia e Regno Unito

Secondo la Johns Hopkins University sono almeno 179.999.482 i contagi e 3.900.372 i morti provocati dal Covid a livello planetario. Tra i singoli paesi, gli Stati Uniti restano la nazione più colpita con 603.178 morti su 33.590.537 contagi totali, seguita da India e Brasile. Crescono i nuovi casi in Russia che ieri per la prima volta dal 24 gennaio è tornata a registrare oltre 20mila casi in 24 ore, e in Gran Bretagna dove ieri si è rilevato un nuovo picco di contagi e la variante delta è ormai responsabile del 95% dei casi

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Allarme impennata di casi 

L'impennata di casi per la variante Delta, e Delta plus "ci sarà". Lo dichiara Fabrizio Pregliasco che spiega: "Siamo solo indietro rispetto all'Inghilterra. Ma il colpo di coda arriverà. Se siamo fortunati, sperabilmente, i casi gravi non cresceranno proporzionalmente al contagio". Particolare attenzione, secondo Guido Rasi, consulente del commissario straordinario all'emergenza Covid, va dedicata agli under 30: i casi di questa variante sono sicuramente meno gravi e riguardano la popolazione più giovane, ma non è chiaro -ha spiegato- se questo avviene perché i giovani non sono vaccinati o perché li aggredisce in modo specifico". Paura anche in Germania, dove secondo il ministro alla Sanità tedesco Jens Spahn, la mutazione indiana sarà predominante "entro l'estate". Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel mette in guardia: "Alla luce dell'ampia diffusione della variante Delta, sempre più dominante anche nel nostro Continente, non possiamo purtroppo dire di essere già alla fine della pandemia o che ci stiamo avvicinando alla fine". Secondo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen contro la variante delta "la soluzione è vaccinare, vaccinare, vaccinare". In Europa per il fine settimana almeno il 60% degli adulti saranno vaccinati con almeno con una dose, ed il 40% con entrambe le dosi.

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