Per approfondire:
Cresce l’incidenza della variante Delta anche in Italia dove aumentano i focolai dell’ultimo ceppo sequenziato di Covid-19, ma rallenta la campagna vaccinale, con le Regioni (Lazio e Piemonte in testa) a lanciare allarmi sulla carenza di dosi previste per luglio. Un combinato disposto preoccupante, considerando che il Comitato tecnico scientifico non esclude il ripristino di zone rosse e mette in guardia sull’effettiva copertura dei vaccini: "Una sola somministrazione non copre adeguatamente dalla variante Delta – ha spiegato in tv il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli –. Va completato il ciclo vaccinale, perché la mutazione solleva preoccupazioni in quanto è più contagiosa e può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o in chi ha una sola dose". Variante Delta: timori in tutto il mondo / I sintomi Covid in Italia: il bollettino del 27 giugno 2021 Quanto è diffusa? Stando agli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità, in Italia è ancora la mutazione Alfa, denominata anche inglese in ragione del Paese in cui è stata isolata la prima volta, quella più diffusa. Ha una percentuale del 74,9% sul totale dei nuovi casi individuati. Tuttavia, sebbene i numeri di giugno non siano ancora consolidati, dalle prime segnalazioni di sequenziamenti eseguiti, si segnala un aumento dei casi di varianti Delta e Kappa, la cosiddetta indiana e un suo sottotipo: queste passano dal 4,2% di maggio al 16,8% di giugno (dati estratti al 21 del mese). "Dai numeri – chiarisce Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie infettive dell’Iss – emerge un quadro in rapida evoluzione che conferma come anche nel nostro Paese, al pari del resto d’Europa, la variante Delta del virus stia diventando prevalente". Ultima mutazone è più contagiosa? A fugare ogni dubbio sulla maggior trasmissibilità del virus indiano ci pensa il ministero della Salute. Nell’ultima ...
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