L’Italia delude le cancellerie occidentali, che però restano prudenti sugli sviluppi della crisi politica, mentre è grande la soddisfazione dei movimento populisti. L’America di Biden sta con il premier italiano uscente. "La leadership italiana sotto la guida del premier Mario Draghi – si legge in una nota di un portavoce del Dipartimento di Stato americano – è stata essenziale nel mettere impegni ambiziosi sul clima alla COP26, nel forgiare una risposta senza precedenti dell’UE e della Nato alla guerra della Russia in Ucraina e nel promuovere gli interessi comuni di Stati Uniti e Italia nella regione del Mediterraneo". A mezza voce c’è irritazione per l’atteggiamento dei partiti che non hanno votato la fiducia, in particolare quelli che erano nel perimetro della maggioranza. Un malumore che il politologo Edward Luttwak esprime con la consueta nettezza: "Berlusconi, Conte, Salvini e i pacifisti sono amici di Putin". In Europa la musica non cambia. Bruxelles è molto delusa. "Il balletto degli irresponsabili contro Draghi può provocare una tempesta perfetta", sottolinea il commissario Ue Paolo Gentiloni in un durissimo tweet, aggiungendo che "ora è tempo di voler bene all’Italia".
Sempre da Bruxelles il Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo punta il dito contro i "populisti, assieme al partito popolare, che sono i responsabili della crisi", scrive la presidente Iratxe Garcia Perez. E delusi sono gli ucraini, che con l’ex premier Yatseniuk e il ministro degli Esteri Kuleba danno solidarietà a Draghi e sottolineano le mire di Mosca. Secondo fonti politiche italiane ieri sera Draghi avrebbe ricevuto due telefonate "personali": una di Ursula von der Leyen e una del presidente francese Emmanuel Macron. Chi festeggia sono i partiti di destra e populisti. "L’uscita dei due banchieri d’affari Macron e Draghi sarebbe la miglior cosa per Francia e Italia!" esulta il presidente del partito di estrema destra francese Les Patriotes, Florian Philippot.
Alessandro Farruggia