Venerdì 26 Aprile 2024

Troppi silenzi sulle guerre batteriologiche

Davide

Rondoni

Che strano. Non vedo segni di manifestazione contro la possibile guerra batteriologica. Il mondo è sotto schiaffo per un virus sulla cui origine ancora ci sono dubbi e scambi di accuse tra governo cinese e non solo gli 007 americani, ma anche la Organizzazione Mondiale della Sanità. Un recente libro edito da Chiarelettere da un noto giornalista di inchiesta, Paolo Barnard, e uno di Fabrizio Gatti da La Nave di Teseo (non proprio editori di nicchia o di No vax) portano prove sull’origine quantomeno da errori di laboratorio del virus e collusioni tra settori scientifici e politici americani e cinesi, dimostrati anche dai finanziamenti a Wuhan a opera di Anthony Fauci, direttore dell’Istituto di malattie infettive Usa. Insomma un ginepraio di interessi e di omissioni, da cui emerge chiaro che a Wuhan e non solo si sta scherzando con il fuoco e non certo per giocare al piccolo chimico. Ovviamente, Wuhan e i centri omologhi non si chiamano "laboratori di guerra batteriologica" e hanno nomi più accettabili come Bio-Safety Lab, dicono di lavorare per la salute. Alla faccia.

Resta il fatto che il tema della pericolosità (oggi le guerre sono sofisticate) di tali esperimenti sia assente da ogni appello dei responsabili politici e sanitari. Né vedo Grete alzare cartelli contro questo pericolo. Uno strano silenzio. Quasi non si volesse disturbare. Eppure Bill Gates in una nota Ted Conference, non proprio un salotto privato, nel 2015, come è noto profetizzava, dopo Ebola: "La prossima volta potremmo non essere così fortunati. La fonte del virus potrebbe essere un’epidemia naturale come l’Ebola, o potrebbe essere bioterrorismo. Ci sono cose che potrebbero rendere la situazione mille volte peggiore. Dovremmo essere preoccupati". Invece i capi del mondo e della sanità paiono preoccupati solo di "curare" e controllare il popolo. Che tace e non chiede la cessazione di tali esperimenti. Strano no?