Toti e gli anziani, bufera social sul governatore. Ecco cosa ha detto

Un tweet del presidente della Liguria scatena un'ondata di critiche. "Non sono indispensabili". Ma lui poi precisa: "Frainteso, era un ragionamento più ampio. Ma chiedo scusa". Burioni lo attacca: "Ditemi che non è vero"

Il governatore della Liguria Giovanni Toti al computer (Ansa)

Il governatore della Liguria Giovanni Toti al computer (Ansa)

Genova, 1 novembre 2020 - Coronavirus e anziani, è bufera sul governatore della Liguria, Giovanni Toti nel giorno in cui le Regioni hanno incontrato il governo in vista delle ulteriori necessarie misure più restrittive per fronteggiare l'inarrestabile seocnda onadata del Coronavirus in Italia. E - guarda caso - nel giorno in cui alcune Regioni (Lombardia, Piemonta e Liguria appunto) avanzano la proposta di limitare gli spostamenti degli over 70

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All'origine della polemica montato con il passare delle ore è un tweet con questo passaggio sugli anziani: "Per quanto ci addolori ogni singola vittima del Covid19, dobbiamo tenere conto - scrive Toti - di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate", scrive il governatore.

Apriti cielo. La frase in particolare "anziani non indispespensabili" provoca subito migliaia di critiche sul web e non solo. Tanto che lostaff del governatore è costretto ad una precisazione: "Il senso di questo tweet, che appartiene a un ragionamento più ampio, è stato frainteso. I nostri anziani sono i più colpiti dal virus, sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più".

Poi è lo stesso Toti a spegare in prima persona: "Cari amici, sta girando un mio tweet su cui vorrei chiarire due concetti e, innanzitutto, chiedere scusa se ha offeso qualcuno poichè non rappresenta minimamente il mio pensiero. La frase è stata estrapolata da un concetto più ampio e mal interpretata a causa del taglio erroneo su Twitter di un mio post. Non a caso su Facebook, dove il testo è stato pubblicato integralmente, le stesse frasi non hanno creato il medesimo scalpore". Toti spiega anche che il tweet è stato in effetti "scritto malamente da un mio collaboratore". Mi dispiace e chiedo scusa, per me e per chi l'ha scritto. Chi lavora talvolta sbaglia. E magari imparando dall'errore, migliorerà in futuro", aggiunge in un lungo posto sulla pagina Facebook.

Ma ormai il danno è fatto. Le Sardine parlano di "parola immorali", lo Spi-Cgil (il sindacato dei pensionati) definisce Toti "lui pericoloso e non indispensabile". Il Movimento 5 Stelle gli dice di "chiedere scusa". E così via. Da registrare anche il commento dell'immunologo Roberto Burioni: "Ditemi che non è vero, vi prego".

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