Sabato 27 Aprile 2024

Torna il Cav: "Di nuovo in campo" E alla fine critica l’ex amico Putin

Berlusconi interviene dal vivo alla kermesse di Forza Italia. "Con me al comando si vola nei sondaggi"

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di Antonella Coppari

"Siamo ancora qui: determinati e determinanti". Dopo due anni e mezzo Silvio Berlusconi torna su un palco a parlare in pubblico, infiamma la platea nell’hotel romano Parco dei Principi, non esita ad annunciare la ’ridiscesa in campo’ richiamando il discorso di 28 anni fa con cui battezzò la sua avventura politica. Obiettivo: accreditare il partito azzurro come unica, vera, destra di governo in Italia. Prima di tutto, però, il Cavaliere deve affrontare due passaggi a difficili e, a dir poco, imbarazzanti. Il rapporto con Putin – mai nominato dal 24 febbraio, giorno dell’invasione dell’Ucraina – consapevole che in Italia non c’è stato leader più vicino allo zar di lui. E il rischio di arrivare in Italia, sulla delega fiscale, alla crisi di governo.

Se la cava tutto sommato egregiamente, senza reticenze. Si dichiara "deluso e addolorato dal comportamento di Putin" che "si è assunto un’enorme responsabilità di fronte al mondo intero: lo ritenevo un uomo di pace". Non esita a citare "l’aggressione russa", parla senza mezzi termini di "crimini di guerra che Mosca non può negare" e anzi sarebbe nel suo interesse "identificare e mettere sotto processo i responsabili di comportamenti che il diritto e la morale considerano inaccettabili". Chiede all’amico di un tempo "di far tacere le armi", allo stesso tempo, però, il capo di Forza Italia evita di calcare la mano, auspica la ripresa del confronto tra Mosca, Usa e Ue: "Mi auguro che i rapporti tra Europa, Stati Uniti e Russia tornino dialoganti", avverte. Boccia senza appello l’embargo sul gas russo: "Non ce lo possiamo permettere anche per colpa di chi non ha voluto il nucleare". E soprattutto, nei 40 minuti di intervento, delinea per l’Italia un ruolo di mediazione: "Si deve mettere fine alla brutalità della guerra. L’Italia deve lavorare a questo scopo, perché si arrivi ad un compromesso accettabile da tutti". Insomma, Berlusconi cerca e trova un difficile punto di equilibrio tra una condanna drastica – ben sapendo che ogni ambiguità gli sarebbe stata rinfacciata – e la richiesta di tenere aperta la possibilità di una ripresa dei contatti con la Russia e magari con lo stesso Putin.

Sul secondo passaggio, quello dedicato a Palazzo Chigi, il Cavaliere (che non cita mai Draghi) è drastico: "Siamo leali ma non possiamo rinunciare ai nostri principi". E così, sulla delega fiscale – e in particolare sulla riforma del catasto – Forza Italia, come del resto la Lega, non arretrerà anche di fronte a una situazione estrema. Allo stesso tempo, indica implicitamente una via d’uscita valida pure per la riforma del Csm: chiede al governo di non mettere la fiducia, riconoscendo "il ruolo dei partiti e la necessità di una normale dialettica parlamentare". Insomma, la maggioranza sul catasto e sul regime fiscale duale si dividerà, ma senza la fiducia non è automatico che ciò porti alla crisi di governo. Anche perché alla Camera, e forse anche al Senato, le norme del premier dovrebbero avere i voti per passare.

Il leader azzurro non risparmia qualche frustata: una al Senato. "La mia espulsione è stata grottesca". L’altra, più sonora, all’amica Giorgia Meloni: "Ha perso l’occasione di contribuire al rilancio del Paese". Ma l’obiettivo non è certo polemizzare con gli alleati. Piuttosto confermare, tra gli applausi della platea, che Forza Italia c’è ancora, come dimostra la sala che straripa di militanti, da lui definiti ’costruttori di futuro’. "Questa è la prima tappa – sottolinea il fedelissimo Sestino Giacomoni – di un tour che toccherà tutte le regioni". E se dopo quasi trent’anni la sua parte nella commedia della politica italiana non può essere quella del ’94, ha ancora una ragion d’essere precisa e fondamentale: quella appunto di mettere in campo una forza di destra non populista e anzi capace di tenere a freno le intemperanze degli alleati. "Il nostro centro è quello del Ppe". È questo il senso della ridiscesa in campo.. "Con me al comando, si vola nei sondaggi", sorride.