Giovedì 25 Aprile 2024

Terrorismo, parla 'pentito' della Jihad. Scatta il blitz con 15 fermi

Palermo, scoperto traffico di esseri umani dalla Tunisia. Uno dei fermati accusato di apologia dell'Isis, sul profilo Facebook i video di esecuzioni capitali

Terrorismo, blitz dei carabinieri del Ros

Terrorismo, blitz dei carabinieri del Ros

Palermo, 9 gennaio 2019 - Faceva apologia dell'Isis e istigava al terrorismo uno dei tunisini fermati dai carabinieri del Ros, che hanno scoperto una organizzazione criminale che gestiva viaggi a bordo di natanti veloci di piccoli gruppi di migranti tra la Tunisia e l'Italia. Terrorismo e associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina sono alcuni dei reati contestati nell'ambito dell'operazione "Abiad" coordinata dalla procura di Palermo e condotta dai carabinieri nelle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia, che hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di 15 indagati.

L'inchiesta, coordinata dalla Dda di Palermo guidata da Francesco Lo Voi, nasce dalla collaborazione con gli inquirenti di un tunisino, 'pentito' della Jihad, coinvolto nell'attività della banda. L'uomo ha deciso di parlare per evitare, ha detto agli inquirenti, che ci si ritrovasse con "un esercito di kamikaze in Italia", raccontando di essere a conoscenza dell'esistenza di una organizzazione criminale che gestiva un traffico di esseri umani, contrabbandava tabacchi e aiutava ad espatriare soggetti ricercati in Tunisia per reati legati al terrorismo.

ll traffico di uomini era molto attivo tra Tunisia e Mazara del Vallo. La tariffa sarebbe stata di 5 mila dinari, che raddoppiava per coloro che in Tunisia erano latitanti per reati anche di terrorismo.

Nel profilo Facebook del fermato accusato di apologia all'Isis sono stati trovati video di esecuzioni capitali fatte dal boia di Daesh noto come Jihadi John. È stato anche scoperto materiale propagandistico delle attività di gruppi islamici di natura terroristica come preghiere, scritti, ordini, istruzioni e video con scene di guerra, immagini di guerriglieri, discorsi propagandistici e kamikaze presi dalla rete. Scoperti anche suoi contatti con profili di altri estremisti islamici. L'arrestato era uno dei cassieri dell'organizzazione e gli inquirenti sospettano che abbia usato il denaro guadagnato coi viaggi nel Canale di Sicilia anche per finanziare attività terroristiche.