Roma, 30 ottobre 2016 - Il territorio italiano è frequentemente soggetto a terremoti tanto da avere il primato in Europa per questi fenomeni. Infatti di 1.300 sismi distruttivi avvenuti nel II millennio nel Mediterraneo centrale ben 500 hanno interessato il nostro Paese. I movimenti tellurici sono per lo più distribuiti lungo le aree interessate dalla tettonica alpina e appenninica, dove sono causati rispettivamente da movimenti lungo faglie.
Il terremoto che si è verificato questa mattina alle ore 7.40 nell'Italia centrale è stato di magnitudo 6.5, di poco inferiore a quello, di magnitudo 6.8, che il 23 novembre 1980 colpì l'Irpinia e la Basilicata, provocando oltre 2.570 morti. Quindi il secondo più forte in Italia degli ultimi 110 anni.
Più forte anche di quello del 24 agosto scorso al confine tra Lazio e Marche, nell'area di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, di magnitudo 6.0, che fece circa 300 morti. E delle duue scosse del 26 ottobre, magnitudo 5.4 la prima, 5.9 la seconda, nell'area di Norcia, Castelsantangelo e Preci, tra Umbria e Marche, la stessa di questa mattina. Superato anche il sisma del 6 aprile 2009 all'Aquila, di magnitudo 5.8, che provocò oltre 300 morti.
La scossa dei questa mattina si è avvicinata, senza tuttavia superarla, alle tre principali verificatisi nel secolo scorso in Italia: quello di magnitudo 7.0 a Messina del 28 dicembre 1908 che ha contato 85.926 morti. Quello che il 13 gennaio 1915 si verificò in Abruzzo, di magnitudo 6.8, con 32.610 morti. E quello dell'Irpinia-Basilicata di magnitudo 6.8, con 2.570 vittime.
Ecco un elenco di alcuni dei principali terremoti in Italia negli ultimi 110 anni: 28 dicembre 1908 Messina 7.0 13 gennaio 1915 Abruzzo 6.8 23 novembre 1980 Irpinia-Basilicata 6.8 30 ottobre 2016 Norcia-Preci 6.5 24 agosto 2016 Amatrice-Arquata 6.0 26 ottobre 2016 Norcia-Castelsantangelo 5.9 6 aprile 2009 L'Aquila 5.8.