Giovedì 25 Aprile 2024

Temporali e grandine non bastano Caldo record: l’estate sarà infernale

Allarme dei meteorologi: le precipitazioni potranno solo mitigare una siccità mai vista. Attesi 46 gradi in Sicilia

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di Giulia Prosperetti

Apparsa come manna dal cielo, la pioggia di questi giorni non basterà a sanare la sete d’acqua del nostro Paese. Al contrario, l’ondata di maltempo abbattutasi sul Centro Nord Italia – dalla Lombardia al Veneto, dalla Liguria all’Emilia-Romagna, dalla Toscana al Piemonte, passando per il Friuli Venezia Giulia, con allerta arancione in molte regioni per manifestazioni temporalesche accompagnate da rovesci di forte intensità e locali grandinate – potrebbe addirittura peggiorare la situazione segnando solo una breve tregua in questa torrida estate.

DAI FORTI TEMPORALI

SOLTANTO DANNI

Sebbene la pioggia sia attesa per combattere la siccità nelle campagne, per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa. I forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, provocano invece danni in quanto i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. "L’arrivo di grandine e violenti temporali fa salire il conto dei danni nelle campagne. In un territorio duramente provato dal caldo e dalla siccità – sottolinea la Coldiretti – ha seccato la terra, ridotto i raccolti di mais e grano e tagliato la disponibilità di foraggio per gli animali nei campi arsi dal sole o andati a fuoco per gli incendi con danni stimati in circa tre miliardi".

ONDATA DI GRANDINE

FRUTTETI DEVASTATI

A preoccupare l’associazione è soprattutto la grandine che ha colpito in Piemonte nel Biellese e in Val d’Aosta dove ha devastato la zona della Bassa Valle, con danni fino al 100% su frutteti, vigneti e coltivazioni. "Siamo di fronte – avverte la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo".

ESTATE RECORD

SARÀ LA PIÙ SECCA

Mentre l’anticiclone africano soffoca il Centro-sud, le prospettive per i prossimi mesi non sembrano migliorare. L’Osservatorio sulla Siccità Cnr Ibe, nel bollettino diffuso ieri, preannuncia "un’estate con temperature molto probabilmente sopra la media, che incideranno sull’evapotraspirazione (evaporazione dal suolo e da fiumi, laghi e bacini; traspirazione delle piante), e più secca della media". In tale quadro, ribadisce il Cnr, "i passaggi temporaleschi potranno quindi solo mitigare localmente l’attuale deficit, in particolare sull’arco alpino, dove i valori di pioggia potrebbero risultare nella norma climatica".

ACQUA DIMEZZATA

QUESTIONE APERTA

La siccità di questi mesi si conferma sempre più essere "una siccità idrologica: la scarsità di innevamento invernale e di precipitazioni degli ultimi sei mesi – spiega il Cnr – sta intaccando le riserve idriche superficiali, principalmente nel Nord Italia". Una situazione che fa paventare al capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, in alcune zone del Paese "un razionamento dell’acqua con la chiusura della distribuzione durante le ore diurne" mentre, al massimo entro le prossime due settimane è prevista la dichiarazione dello stato di emergenza.

BOOM DI CITTÀ

DA BOLLINO ROSSO

Sale, intanto, – secondo il bollettino del ministero della Salute – il numero delle città italiane con bollino rosso per le ondate di calore (19 oggi e 22 domani) con solo Bolzano, Genova e Torino che mantengono il giallo nelle prossime 48 ore. In Sicilia attesi valori vicini ai 45-46°C.