Mercoledì 24 Aprile 2024

Svolta Messina Denaro Primo incontro (in cella) con la figlia ribelle

PALERMO

Le incomprensioni, forse, sono state superate. Dopo anni di lontananza e rancori, Matteo Messina Denaro, l’ultimo padrino, ha finalmente incontrato, nel super carcere de L’Aquila, quella figlia che è sempre stata il suo cruccio. Lorenza Alagna, 26 anni, nata quando lui era già latitante. Lorenza come Lorenza Santangelo, madre del boss; Alagna come Francesca Alagna, madre della ragazza e sorella di Michele, professionista vicino al boss. Il cognome l’ha preso appunto dalla madre perché il padre ingombrante non l’ha mai riconosciuta. Lorenza, che fino a 18 anni ha vissuto a casa della nonna paterna, vive ora a Castelvetrano con il compagno e il figlioletto.

L’incontro tra Lorenza e il padre 61enne sarebbe avvenuto qualche giorno fa e sembrerebbe mettere una pietra sopra anni di rapporti più inesistenti che difficili. Gli inquirenti non escludono che durante la lunga latitanza – che il boss ha passato anche in Calabria protetto dalla ’ndranghea – non ci siano stati contatti, ma da qualche tempo Lorenza ha cercato di riallacciare i rapporti. Lui ha sempre messo per iscritto i suoi pensieri su Lorenza. Dai pizzini emergeva l’impotenza del boss: "Perché è arrabbiata con me?". E ancora: "Non l’ho mai vista, non conoscere i propri figli è contro natura". Eppure in un altro pizzino non aveva remore a definire Lorenza una "sciacqualattuga", contrapposta a un’altra giovane di cui decantava le virtù, Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede, poi arrestata per favoreggiamento. È lei la figlia che MMD avrebbe voluto. La stessa che ha fatto un tirocinio nello studio dell’architetto-assessore del Pd Stefano Tramonte, costretto ieri a dimettersi.

"Quanto vorrei l’affetto di una persona e, purtroppo, questa persona non è presente al mio fianco e non sarà mai presente per colpa del destino", scriveva Lorenza malinconicamente sui social qualche tempo fa. Ora un incontro in carcere ha cambiato solo un po’ quel destino.

G. C.