Venerdì 26 Aprile 2024

Suore barricate in convento. Arriva la diffida della Diocesi

Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Siena

Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Siena

Pienza (Siena), 25 febbraio 2023 - La diffida della Diocesi è arrivata ieri. Un tuono piombato sul monastero di Maria Tempio dello Spirito Santo a Pienza in provincia di Siena, dove 13 suore benedettine si sono ribellate alla nomina della Santa Sede di una nuova madre superiora in sostituzione di suor Diletta Forti. Ma il tuono, per la Diocesi, dovrà essere anche l’ultimo prima che il fulmine di un’azione del foro canonico e civile annunciato in diffida, arrivi sul serio. A metterlo nero su bianco è lo studio legale romano Pasquazi&Partners che assiste la Diocesi e la Federazione Picena delle Monache Benedettine di cui le 12 suore e l’ormai ex madre superiora fanno parte.

La diffida ripercorre i passaggi della ribellione delle monache a partire dal 13 febbraio scorso, fino al ‘comunicato’ inviato alla stampa e affisso sul cancello del monastero. Ribadendo un fatto: suor Diletta, che ieri si trovava ancora nel monastero, non è più badessa, il titolo le è stato revocato dalla Santa Sede. Ma per lei l’accusa sarebbe più grave: "Invece – si legge nelle tre pagine di diffida – di ricondurre essa stessa e le altre monache ad un comportamento collaborativo, nel pieno rispetto delle prerogative della Santa Sede, attuava ulteriori azioni contra legem alimentando un indebito dibattito sui mezzi di informazione". Il legale della Diocesi riconosce comunque una sorta di ‘minor gravità’ nel comportamento delle altre 12 suore che dal 13 febbraio, dopo l’arrivo dei decreti del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata "hanno posto in essere – prosegue – una serie comportamenti totalmente disallineati con la loro scelta di vita, in aperta violazione con le norme regolatrici del Codice di Diritto Canonico e del loro Ordine cui, per loro libera scelta, hanno prestato obbedienza".

La nuova badessa del monastero, proveniente da Amelia, in provincia di Terni, aveva trovato le porte chiuse a Pienza e le suore barricate con la ferma intenzione di non farla entrare. Da qui la richiesta di sostituzione di suor Diletta. Dietro la scelta non ci sarebbe solo l’esuberanza social, i soggiorni claustrali offerti a giovani donne, il pappagallo e il cane in convento, le foto di gruppo con splendida vista sulla Valdorcia. Ma anche altro che aveva spinto la Santa Sede a inviare un visitatore apostolico che ha poi redatto un dossier sulle suore.

"Tale Visita, disposta dalla Santa Sede ed eseguita, come prassi, da una visitatrice ed un visitatore appositamente incaricati, ha prodotto degli esiti che né la Diocesi né la Federazione conoscono ma, considerando il contenuto dei Decreti e delle conseguenti disposizioni, alcune comunitarie ed alcune personali, appare evidente come la questione sia ben più complessa e grave, rispetto quanto artatamente veicolato sui mezzi e canali di informazione, seppur egualmente censurabile". Cosa succederà adesso? La diffida non lascerebbe ’scampo’ alle monache che dovranno rientrare nei ranghi, mentre suor Diletta Forti dovrà lasciare il monastero. In caso contrario potrebbero arrivare altri ammonimenti direttamente dall’ordine delle suore, la Federazione Picena delle Monache Benedettine. Se anche quelli cadranno nel vuoto le monache rischiano il ritorno allo stato laicale.