Mercoledì 13 Novembre 2024
FEDERICO MAGNI
Cronaca

Sulla vetta del Manaslu, primo 8mila senza ossigeno per Zappa e Boldi

Insieme a un modenese i due alpinisti bresciani raggiungono la vetta 8.163 metri alla loro prima esperienza in Himalaya: “Scaliamo per diletto”

Sulla vetta del Nepal. Quota 8mila al primo colpo: "Scaliamo per diletto"

Sulla vetta del Nepal. Quota 8mila al primo colpo: "Scaliamo per diletto"

Katmandu, 27 settembre 2023 – Alla prima esperienza su una montagna di 8mila metri non hanno mancato l’appuntamento con la vetta del Manaslu. Nei giorni scorsi una bella festa ha animato le tende del campo base della montagna nepalese di 8.163 metri, celebre per le sue due caratteristiche cime, dopo che i bresciani Enrico Zappa ed Emiliano Boldi e il modenese Raffaele Barbolini (al secondo 8mila dopo il Broad Peak) sono rientrati sani e salvi dall’ultimo balzo finale. Non è così scontato andare forte alla prima esperienza con le altissime quote dell’Himalaya, anche per un ottimo scalatore.

I due alpinisti bresciani hanno dimostrato invece di trovarsi a proprio agio anche su una montagna come il Manaslu, conosciuta per i rischi e per le sue immense valanghe, ogni volta che tenta di scrollarsi di dosso la neve accumulata nel periodo dei monsoni. “È il nostro primo 8.000, siamo giunti al campo base mercoledì 13 e, date le buone condizioni fisiche e di meteo, abbiamo iniziato la salita ai campi superiori (campo 1, a 5.650 metri, quello della nostra agenzia più basso degli altri perché più protetto dai seracchi)”, avevano raccontato i due prima dell’attacco.

I due alpinisti bresciani erano arrivati in punta di piedi, senza annunci né clamore, al cospetto del colosso, dopo una settimana di trekking. "La nostra esperienza è relativa ai soliti 4.000 delle Alpi", raccontava Boldi. "In Nepal, entrambi abbiamo fatto, qualche anno fa, l’Island Peak (6.150 metri nella valle del Khumbu) e, in Sud America, l’Aconcagua (6.960 metri)".

I tre alpinisti hanno raggiunto la cima del Manaslu sabato scorso, con altri membri della squadra dell’agenzia Seven Summit Treks. Raffaele Barbolini, appassionato di triathlon e insegnante di sostegno in un istituto bolzanino, è riuscito ad arrivare in vetta senza utilizzare l’ossigeno supplementare. Un’altra bella performance, che bissa quella della scorsa estate in Pakistan, sugli 8.051 metri del Broad Peak, sempre senza usare l’ossigeno.