Mercoledì 24 Aprile 2024

Sul nuovo catasto maggioranza ancora in bilico

Differenziare le fonti di approvvigionamento energetico, rendere l’Italia sempre meno dipendente dalla Russia, perorare la causa di un tetto comune ai prezzi del gas. Con questo triplice obiettivo oggi il premier Mario Draghi e il ministro Roberto Cingolani voleranno a Bruxelles per vedere la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen. Un incontro che farà da apripista al prossimo vertice di Versailles. "Rafforzando i legami con il Qatar, e con altri Paesi, ci rendiamo autonomi anche da eventuali ricatti dal gas russo", annuncia da Doha il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio.

Se il governo è concentratissimo sul dossier energia, per la maggioranza si apre un’altra settimana parlamentare bollente, con ben due voti a rischio solo nella giornata di domani: il nuovo emendamento sul catasto da cui riprenderanno i lavori della commissione Finanze di Montecitorio; e la proposta di FdI sul presidenzialismo che inizierà il suo iter in Affari Costituzionali.

Dopo il voto che giovedì ha salvato per un soffio la riforma del fisco – e il governo –, il rischio imboscata sul catasto, su cui Palazzo Chigi ha già chiarito di voler tirare dritto, è ancora dietro l’angolo. E la pietra d’inciampo è un emendamento soppressivo, questa volta presentato dell’opposizione.

La revisione dei criteri per la mappatura catastale, con alcune sfumature, vede il centrodestra – da Fd’I a FI – contrario. La Lega è schierata su una linea dura e Matteo Salvini promette battaglia. Anche in Forza Italia il mantra resta il "no a nuove tasse sulla casa", ma gli azzurri sembrano più dialoganti. Fratelli d’Italia, se da un lato chiede di votare no alla delega fiscale, dall’altro si prepara, con la proposta sul presidenzialismo, a spaccare di nuovo la maggioranza.