Sabato 14 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Stupro di gruppo a Palermo, Flores al magistrato: “Non ho fatto niente, poteva essere mia sorella”

Il più grande dei sette ragazzi accusati della violenza durante l’interrogatorio di garanzia: "È successo che abbiamo fatto. Cioè l'hanno fatto, l'hanno fatto i ragazzi”. La vittima “li avrebbe provocati”, secondo il racconto del 22enne

L'immagine della vittima sorretta dai 7 ragazzi

Palermo, 21 settembre 2023 – Sono stati pubblicati alcuni stralci dell’interrogatorio di garanzia di Angelo Flores, il maggiore dei sette ragazzi accusati dello stupro di gruppo ai danni della 19enne di Palermo che li ha poi denunciati e ora si trova in una casa protetta fuori dalla Sicilia.

"È successo che abbiamo fatto. Cioè l'hanno fatto, l'hanno fatto i ragazzi”, sono le parole sconclusionate del 22enne, vicino di casa e conoscente della vittima, pronunciate davanti al gip la sera della violenza e ora pubblicate dal quotidiano online Livesicilia. 

L'immagine della vittima sorretta dai 7 ragazzi
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Flores, in carcere come tutti gli altri indagati per gli abusi, ha tenuto a ribadire al giudice di non aver avuto rapporti con la vittima. Le indagini hanno rivelato che fu lui, però, a riprendere lo stupro di gruppo. “È successo che abbiamo fatto. Cioè l'hanno fatto, l'hanno fatto i ragazzi”, dice al gip. “Sì ero lì - risponde - Non stavo facendo assolutamente niente perché sinceramente ero sconvolto. Sette ragazzi sopra una ragazza sinceramente poteva essere anche mia sorella”.

Un racconto però che confligge con le intercettazioni. Quando non pensava di essere ascoltato, infatti, il 22enne diceva all’indomani della serata di violenza: “Ieri sera, se ci penso un po’ mi viene lo schifo perché eravamo cento cani sopra una gatta, una cosa così l’avevo vista solo nei video porno, eravamo troppi e sinceramente mi sono schifato un poco, ma però che devo fare la carne è carne…”.

Nell’interrogatorio Flores sostiene anche che la vittima “li avrebbe provocati” e fa i nomi degli altri presenti. La giovane vittima, da mesi ormai in una casa famiglia, il 3 ottobre verrà sentita dal gip nel corso di un incidente probatorio.