Giovedì 18 Aprile 2024

"Stuprata dai miei amici" Nel branco anche una ragazza

Stresa, la denuncia di una 20enne: aggredita da quattro miei coetanei. La violenza avvenuta in spiaggia. Non è ancora chiaro il ruolo dell’amica

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STRESA (Verbania)

Una lunga serata tra amici conclusa con l’incubo di una violenza di gruppo, su una spiaggia libera di Stresa, sulla sponda piemontese del lago Maggiore. Una ragazza ha denunciato di essere stata vittima di stupro, in una notte di fine giugno. Massimo riserbo sulle indagini. Al momento trapela solo che la giovane avrebbe fatto dei nomi: quattro suoi amici, tre uomini e una donna, tutti tra i 19 e i 25 anni, tutti residenti a Stresa – alcuni sarebbero di origine straniera – che sono stati ascoltati come persone informate dei fatti e non come indagati. Lo stupro sarebbe avvenuto nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 giugno, due giorni prima della denuncia della ventenne.

Secondo il suo racconto lei e i suoi amici hanno trascorso la serata in diversi locali che si affacciano sul Lago Maggiore. In tarda notte poi hanno deciso di spostarsi sul litorale, in una spiaggia libera. Qui sarebbe avvenuta la violenza da parte dei suoi amici che avrebbero abusato di lei a turno, mentre non è chiaro il ruolo che ha avuto nelle violenze l’amica. Un caso non facile per gli investigatori anche perché i ricordi della giovane sono apparsi offuscati e confusi; oltre la visita medica per accertare che ci fossero lesioni compatibili con una violenza sessuale, sono stati effettuati anche degli esami tossicologici per comprendere se oltre all’abuso di alcol, che è stato ammesso dalla ragazza durante la sua narrazione della serata diventata per lei un incubo, c’è stato un uso volontario o meno di sostanze stupefacenti.

Venerdì scorso i carabinieri hanno comunque bussato alle porte degli amici della ventenne, che hanno raccontato la loro versione dei fatti ai militari dell’Arma, i quali nelle prossime ore ascolteranno le testimonianze di chi ha visto il gruppo di giovani quella sera. La storia tiene banco nella città con poco meno di 5 mila abitanti e su alcuni social è già esplosa la rabbia contro i presunti stupratori. "Una volta presi dateli ai genitori della ragazza ci penseranno loro", "Nemmeno qui si può stare più tranquilli", scrivono nei commenti sulle pagine Facebook dedicate a Stresa. Ma c’è anche chi cerca di calmare gli animi facendo notare che "è ancora tutto da verificare".

red.int