Venerdì 26 Aprile 2024

Sos occupazione Sgravi e incentivi per assumere

Appello dell’Italia all’Europa sui fondi di sostegno. "Dateci 28,5 miliardi di prestiti per tutelare il lavoro".

di Antonella Coppari

All’indomani del varo del decreto Agosto, che prolunga cassa integrazione e blocco dei licenziamenti, il governo chiede l’attivazione di Sure (Support to mitigate unemployment risks in an emergency), ovvero del pacchetto di aiuti messi in campo dall’Europa per fronteggiare i problemi legati all’occupazione. L’Italia chiede 28,5 miliardi che – spiegano il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e la responsabile del lavoro, Nunzia Catalfo, nella lettera indirizzata ai commissari Dombrovskis, Gentiloni, Schmit e Hahn – sono giustificati "dalle misure messe in campo per tutelare i redditi dei lavoratori durante la crisi". Saranno Commissione e Consiglio europeo a dire l’ultima parola sul prestito: l’accesso al fondo (richiesto anche dalla Spagna) è certo. Potrebbero sorgere problemi sull’entità della nostra richiesta che, naturalmente, aggiunge alcol sul fuoco già alto del Mes: "Sure e Meccanismo europeo di Stabilità sono identici, cambia solo il nome: il primo serve per la cassa integrazione, il secondo per la sanità. Attendiamo di sapere perché, dopo averne attivato uno, l’altro non lo dovremmo chiedere", osserva il presidente della Commissione finanze della Camera, Luigi Marattin (Iv).

In ogni caso l’ombrello contro i licenziamenti, sia pure con diverse modulazioni, resterà aperto fino all’autunno inoltrato. La formula "salvo intese tecniche" che ha accompagnato il varo del dl Agosto non significa infatti che esistano dissensi sulle voci di spesa ma, in questo caso, che il decreto deve essere materialmente scritto: in cdm circolavano ancora delle bozze, non c’era l’articolato definitivo.

C’è qualche milione da limare ma sull’esito finale, soprattutto per quanto riguarda la voce più importante e cioè le coperture sul lavoro (12 miliardi), non ci sono dubbi. Non solo vengono confermati incentivi per gestire l’emergenza, come l’esonero totale dai contributi fino a 6 mesi per le imprese che assumono a tempo indeterminato o stabilizzano contratti a termine e la decontribuzione fino a 4 mesi per i datori che non ricorrono alla cassa Covid. Ma viene anche messo nero su bianco il compromesso su Cig e licenziamenti considerato "soddisfacente" dai sindacati che, tuttavia, ancora non sconvocano la mobilitazione di settembre. Si potrà usufruire delle nuove 18 settimane di cassa Covid in forma retroattiva dal 13 luglio al 31 dicembre. Le prime 9 settimane saranno tutte a carico della fiscalità generale, le seconde 9 resteranno gratuite solo per i datori di lavoro che abbiano avute almeno il 20% di perdite del fatturato. Gli altri dovranno pagare un contributo. Tra le novità più rilevanti, il taglio del 30% dei versamenti previdenziale per tutti i lavoratori del Sud: una misura che vale per l’ultimo trimestre dell’anno ma che, avverte il ministro Gualtieri, "lavoriamo per rendere strutturale".