Mercoledì 24 Aprile 2024

Severodonetsk cade, Mosca dilaga nel Donbass

Sono rimasti nella loro città trasformata in una gigantesca trappola i 15 mila residenti di Severodonetsk che non hanno voluto lasciare le loro case. Così mentre fuori, per tutta la giornata di ieri, i combattimenti tra truppe russe ed esercito ucraino si sono succedute strada per strada, i civili sono stati invitati a rimanere nei rifugi. Rifugi che, purtroppo, non sono tutti affidabili. "Ci sono civili nei bunker" della fabbrica chimica Azot di Severodonetsk, dove potrebbero esserci ancora depositi di sostanze chimiche pericolose" ha detto ieri in serata il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai. Lo stabilimento è stato oggetto di un’esplosione provocata, secondo Kiev, da un raid russo sul deposito di acido nitrico. Così le autorità hanno invitato i civili a "preparare maschere per il viso imbevute di una soluzione di sodio" per cautelarsi dalle conseguenze.

Severodonetsk è in ogni caso praticamente presa. I russi tenteranno probabilmente di avanzare su Lysychansk da Toshkivka per evitare di impegnarsi in combattimenti lungo il fiume Severskyi Donets. Conclusa questa operazione, l’Institute for the Study of War ritiene che Mosca concentrerà i suoi sforzi nella presa di Slovyansk, nel Donetsk, avanzando dal Sud Est di Izyum e dall’Ovest di Lyman. Putin punta a conquistare entro un mese entrambe le province di Donetsk e Lugansk e a sedersi in estate al tavolo delle trattative da una posizione di forza. La Russia nel frattempo non ha escluso a priori la possibilità di un incontro fra il leader di Mosca e l’omologo di Kiev purché ci sia la volontà di firmare qualche documento. Non una chiacchierata a Istanbul ma un atto concreto, da preparare in anticipo dai rispettivi entourage.

red. est.