Mercoledì 24 Aprile 2024

Sei ore sotto i ferri L’insegnante dall’ospedale "Grazie per la solidarietà Ho voglia di ripartire"

La cinquantunenne accoltellata è ricoverata con trentacinque giorni di prognosi. Niente lezioni per i ragazzi che hanno assistito all’agguato: sono sotto choc. L’aggressore rischia la bocciatura e l’allontanamento dalla scuola.

di Giovanni Chiodini

ABBIATEGRASSO (Milano)

Non aveva solo un taglio all’avambraccio Elisabetta Condò la docente ferita lunedì mattina da uno studente all’istituto Alessandrini. La furia dello studente le ha procurato tre ferite alla testa di venti centimetri, con anche una frattura cranica, una ferita di dieci centimetri alla scapola e un’incisione al braccio, all’arteria ulnare di quindici centimetri, con lesione anche ai tendini. Proprio per quest’ultima ferita è stata operata dalla équipe di Chirurgia plastica dell’ospedale di Legnano, un intervento durato sei ore. Ora si trova ricoverata nel reparto di Chirurgia plastica con una prognosi di 35 giorni.

La docente dopo l’intervento ha parlato col preside della scuola Michele Raffaeli. "L’ho sentita tranquilla anche perché ha saputo che le sue condizioni di salute non sono state compromesse - ha detto il dirigente –. La docente ha ringraziato tutti quelli che dalla scuola in queste ore le hanno dimostrato vicinanza e affetto". "Mi ha fatto piacere sentire la sua voce. Anche se provata dall’esperienza, ho sentito una persona che è presente e che vuole reagire".

Passando ieri mattina per via Einaudi si potevano vedere un centinaio di biciclette addossate alla recinzione e chiuse con i lucchetti, le auto parcheggiate nelle vie attorno alla scuola e sul parcheggio del quartiere fieristico. Tutto come al solito, come ogni mattina dell’anno scolastico. Facevano eccezione i fotografi e i giornalisti che attendevano di raccogliere altre testimonianze sull’accaduto. Anche l’auto con due carabinieri che stazionano accanto all’ingresso della scuola. Una precauzione. In questa atmosfera di quasi normalità sono riprese le lezioni all’istituto Alessandrini, dove lunedì poco prima delle 8,30 si è verificata l’aggressione alla docente ad opera del sedicenne. Non c’erano però i ragazzi della seconda liceo scientifico.

"È una decisione che abbiamo condiviso con i genitori per lasciare decantare e metabolizzare la situazione", afferma il preside Michele Raffaeli. "Oggi, quando torneranno a scuola, avranno la possibilità di avere un supporto psicologico. Supporto che estenderemo a tutto il personale e ai docenti che hanno subito uno choc per quanto accaduto. L’importante adesso è ricostruire la normalità per concludere al meglio l’anno scolastico". "Quella di ieri è stata una giornata interlocutoria, per parlare di quanto è accaduto lunedì. A volte basta anche non parlare ma guardarsi in faccia e condividere momenti di sofferenza. Ogni docente sceglierà nella sua ora di lezione come affrontare la ricostruzione di quei momenti".

In merito a possibili provvedimenti da assumere nei confronti del sedicenne – che è stato arrestato e si trova in Neuropsichiatria al San Paolo di Milano – il preside ha detto che se ne parlerà in sede di consigli di classe, che inizieranno nei prossimi giorni, appena finiranno le lezioni. "Il nostro regolamento prevede che nei casi di atti violenti ci possa essere la bocciatura e l’allontanamento dalla scuola", conclude il dirigente.