Roma, 14 novembre 2014 - Venerdì nero per lo #scioperosociale lanciato da vari movimenti, associazioni e collettivi di lavoratori precari, disoccupati e studenti contro lo Sblocca Italia, il Jobs Act e la riforma della scuola varata dal governo. A questo si sono aggiunti i disagi per lo stop dei trasporti locali. E così mezz'Italia è andata in tilt. Scontri e feriti un po' ovunque, lanci di petardi, fumogeni e vernice ma anche episodi più seri, come nel caso di Padova, dove negli scontri è rimasto ferito il capo della Mobile, e di Pisa, dove i manifestanti hanno cercato di occupare l'aeroporto. A Genova traffico paralizzato, mentre a Napoli è stata bloccata la tangenziale.
ROMA - Diverse migliaia di persone appartenenti a movimenti, centri sociali, studenti, precari, partite Iva, disoccupati e migranti hanno preso parte alla manifestazione a Roma. Alla testa del corteo lo striscione con su scritto 'Stop jobs act. No sblocca Italia. No piano scuola', a seguire altri e poi bandiere, maschere di Guy Fawkes e fumogeni colorati. Il primo blitz con lancio di uova, fumogeni e qualche petardo è stato contro il Ministero dell'Economia. I manifestanti hanno proceduto tra cordoni delle forze dell'ordine. Durante il blitz le forze dell'ordine sono intervenute con azioni di contenimento. Alcuni manifestanti hanno denunciato di essere stati manganellati.
BOLOGNA - Studenti e precari in piazza anche a Bologna nel corso di una giornata dalla viabilità già congestionata per lo sciopero dei mezzi pubblici. In piazza Cobas, studenti, Usb e i collettivi Labas, Tpo e Xm. Durante il corteo il collettivo Tpo ha attaccato manifesti con la tag #oggiiosciopero all'Ufficio tirocini di via Zamboni e alla sede di Conservice in via Alessandrini, considerati "posti simbolo dello sfruttamento e della precarietà", come hanno urlato ai megafoni i rappresentanti dei movimenti dello sciopero sociale. Non si registrano scontri.
SCONTRI A MILANO - Movimentato lo sciopero sociale nel capoluogo lombardo: studenti e antagonisti si sono scontrati con le forze dell'ordine che impedivano l'accesso verso il Duomo in piazza Santo Stefano. Gli studenti, schierati dietro uno striscione e con indosso dei caschetti rossi da cantiere, hanno cercato di forzare il cordone composto da agenti e carabinieri che li hanno respinti a colpi di manganello e sparando dei lacrimogeni. Gli agenti sono stati anche bersagliati dal lancio di oggetti e fumogeni. Altri scontri nei pressi dell'Arcivescovado in piazza Fontana con gli studenti che hanno tentato di forzare il blocco delle forze dell'ordine e sono stati respinti. In tutto sette finanzieri sono rimasti leggermente feriti.
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GENOVA IN TILT - Sciopero generale di otto ore a Genova, indetto dalla Cgil, contro le politiche per il lavoro del Governo e la Legge di Stabilità. Dalla protesta sono esclusi la zona del Tigullio, alluvionata, e il settore trasporti. Cinque i cortei in città che hanno creato disagi al traffico cittadino, dalle periferie, al centro, dove, in piazza Caricamento, al Porto antico, si è tenuto il comizio finale. Quattro cortei sono organizzati dalla Cgil, uno da studenti, precari, cobas.
FIRENZE - Lancio di petardi, scritte sui muri e alcuni brevi blocchi stradali nella zona nord di Firenze durante il passaggio del corteo degli attivisti del Movimento lotta per la casa. Viabilità in tilt, affaticando il traffico già messo a dura prova dagli itinerari delle manifestazioni.
PADOVA, SCONTRI: FERITI AGENTI - Scontri a Padova tra la polizia e i manifestanti che partecipavano allo 'sciopero sociale' dei sindacati di base. Negli scontri davanti alla sede dell'Università, feriti 4 poliziotti, oltre al capo della squadra Mobile di Padova. Gli incidenti sono scoppiati quando il corteo ha tentato di portarsi verso la sede del Pd.
PISA - Tensione anche a Pisa, in particolare all'aeroporto, una delle zone, oltre al centro, dove si sono concentrati i cortei dello sciopero generale. Cordoni di polizia sono riusciti a contenere l'invasione dello scalo, permettendo il regolare flusso dei viaggiatori. Presa di mira dai manifestanti la società che gestisce il Galilei, perché, accusano, "con tre milioni di euro di utili hanno deciso lo stesso tagli al personale e esuberi". Contatti più accesi tra forze dell'ordine e manifestanti anche davanti alla Provincia, dove alcuni studenti avrebbero riportato contusioni.
BAGNASCO: POLITICA ASCOLTI IL DISAGIO - La politica e la società devono sempre raccogliere e prendere "in seria considerazione" le voci di "disagio" e le "richieste legittime". Così il presidente della Cei Angelo Bagnasco ha commentato le manifestazioni organizzate oggi per lo sciopero di Cgil e Fiom. "Tutto ciò che racchiude un messaggio di un disagio, di una volontà, di una speranza, di una richiesta, benché legittima naturalmente e nelle forme dovute, non violente e degne della civiltà - ha detto Bagnasco -, tutto questo deve essere raccolto da tutti coloro che hanno responsabilità, sia politica, sia ad altri livelli, perché la società è una articolazione complessa". Queste voci, ha proseguito il porporato, "devono essere raccolte e prese in seria considerazione" anche perché "ritengo, da pastore, che dentro a certe forme di interlocuzione, anche fuori dei tavoli consueti, ci possono essere dei segnali e delle prospettive di soluzione".