Venerdì 26 Aprile 2024

Salvini e il caso nave Gregoretti Il giudice: agì secondo la legge

"Il governo condivise la gestione della vicenda". L’ex ministro esulta in vista. del prossimo processo

Migration

di Ettore Maria Colombo

Dato che, per Matteo Salvini, è un’estate difficile tra caso Durigon e caso Lamorgese, ieri è arrivato, per lui, il momento di esultare. Il caso dello sbarco dalla nave Gregoretti, spiega il gup di Catania Nunzio Sarpietro, è stato archiviato con la formula di rito "il fatto non sussiste" perché l’imputato (l’allora ministro dell’Interno Salvini, ndr) ha agito "non contra ius, bensì in aderenza alle previsioni normative primarie e secondarie dettate nel caso in specie". "Allo stesso modo – continua il Gup di Catania nelle motivazioni – non può essere addebitata alcuna condotta finalizzata a sequestrare i migranti per un lasso di tempo giuridicamente apprezzabile". Insomma, l’azione si è snodata secondo una ben definita copertura politica e amministrativa e non è stata certo espressione di una mera iniziativa personale". Insomma, l’allora governo, il Conte I, sapeva e approvava.

Immediato il commento del leader della Lega: "Dopo tanti insulti, invenzioni, intercettazioni “alla Palamara“ e attacchi politici, vedere riconosciuta, nero su bianco, la correttezza del mio operato alla guida del Viminale è fonte di grande soddisfazione", scrive su Facebook. Il quale, però, non dimentica che altri processi gravano su di lui: "Purtroppo a settembre, per un caso analogo (sull’Ong spagnola Open Arms, ndr), sarò a processo a Palermo, accusato di sequestro di persona, fino a 15 anni di carcere la pena prevista: spero sarete al mio fianco". L’avvocato dell’ex vice-premier, nonché senatrice della Lega, Giulia Bongiorno, non nasconde i problemi, ma coglie la palla al balzo: "Non ci sono margini di dubbio sull’operato di Matteo Salvini. Le motivazioni della sentenza di Catania sono nitide nell’affermare la piena legittimità e l’assoluta correttezza dell’agire dell’allora ministro dell’Interno. Gli argomenti della sentenza che escludono con la formula più ampia la sussistenza dell’ipotesi accusatoria avanzata a carico del senatore Salvini, proprio perché analizzano globalmente la linea sul controllo dei flussi migratori del governo Conte I, passando in rassegna plurimi sbarchi di migranti sulle nostre coste, avranno inevitabilmente ricadute sul procedimento sul caso Open Arms a Palermo".

Morale, per analogia, Salvini potrebbe venire assolto anche in quel caso. Esultano i leghisti (Roberto Calderoli: "Il tempo è galantuomo") ed esponenti di FI come Maurizio Gasparri.