Venerdì 26 Aprile 2024

Scuola, stangata in arrivo. "Quasi mille euro a studente tra libri e corredo"

Indagine Federconsumatori, tornare sui banchi costerà in media 526 euro a testa, aumento dello 0,8 per cento. Rincari pure su astucci, diari e zaini griffati. I consigli per spendere meno

Ingresso a scuola (Foto Newpress)

Ingresso a scuola (Foto Newpress)

Roma, 24 agosto 2018 - A poche settimane dalla riapertura delle scuole, Federconsumatori torna a fare in conti in tasca alle famiglie italiane. Secondo l’indagine effettuata dall’Onf, il ritorno sui banchi costerà in media 526 euro a studente registrando un aumento dello 0,8 per cento rispetto al 2017. A far lievitare la spesa ci pensa poi il marketing dedicato ai prodotti scolastici che, facendo leva sui beniamini dei più piccoli, è in grado di rendere costosi diari, astucci e zaini di marca oggetti del desiderio irrinunciabili per molti studenti. Non a caso, nella classifica degli aumenti di quest’anno, il primo posto spetta ad astucci e diari legati ai personaggi dei cartoni animati. La voce che incide maggiormente sulla spesa scolastica resta, tuttavia, quella legata ai libri di testo che, con costi spesso proibitivi per molte famiglie, si confermano i veri best seller dell’editoria italiana.

Dall'indagine effettuata prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, dei licei e degli istituti tecnici – risulta, infatti, che la spesa per i testi scolastici necessari, più due dizionari, sarà di 456,90 euro per ogni ragazza o ragazzo. Una cifra che, nonostante un’ulteriore flessione dell’1,1 per cento rispetto allo scorso anno, si conferma ancora troppo alta. E la stangata di fine estate, per i ragazzi che a settembre inizieranno un nuovo ciclo scolastico, sarà ancora maggiore. Nel dettaglio gli studenti di prima media, per libri e dizionari, spenderanno mediamente 428,80 euro (con un risparmio dello 0,1 per cento rispetto al 2017), a cui vanno aggiunti i 526 euro necessari per il corredo scolastico e i ricambi utilizzati durante l’anno, per un totale di 954,80 euro. Costi che, per un ragazzo che inizia il liceo, arrivano a 1.177,60 euro (il 5,4 per cento in meno rispetto allo scorso anno) calcolando una spesa di 651,60 euro per i libri e quattro dizionari, più 522 euro per il materiale di consumo.

"Appare evidente la necessità di agevolare l’acquisto dei testi scolastici per le famiglie meno abbienti", sottolinea il vertice di Federconsumatori. Per il presidente dell’Associazione, Emilio Viafora, "le conseguenze della povertà e del disagio sociale non devono compromettere il diritto allo studio". In quest’ottica – sottolinea – «è fondamentale predisporre sostegni mirati per tutelare i ragazzi e garantire loro un futuro». Da qui l’invito al ministero dell’Istruzione: "Avviare controlli rigidi sui tetti di spesa per i libri, a evitare che vengano superati".

Secondo Federconsumatori, per tagliare i costi è necessario «intraprendere interventi mirati a incentivare l’editoria elettronica», vigilare sulla corretta pubblicazione online degli aggiornamenti per le nuove edizioni dei testi (in modo da frenare la rapida obsolescenza dei testi rilanciando il mercato dell’usato) e, infine, ampliare i prestiti da parte di scuole e biblioteche comunali. Tra i consigli per far fronte al gravoso caro scuola, vi è quello, seguito da molte famiglie, di acquistare i prodotti necessari con largo anticipo in modo da diluire la spesa, preferendo gli ipermercati alle cartolerie.