Venerdì 26 Aprile 2024

"Questo è l’ennesimo schiaffo Dal governo soltanto slogan"

Falcucci: "Su 55 miliardi nemmeno un euro per noi Qui stanno scappando tutti perché non hanno prospettive"

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di Giancarlo Falcioni

CASTELSANTANGELO

SUL NERA (Macerata)

"La misura è stracolma: questo è l’ennesimo schiaffo ai terremotati, un’offesa alla nostra intelligenza. Siamo pronti a riconsegnare le fasce tricolori al premier Conte". Mauro Falcucci non riesce a farsene una ragione. Negli ultimi 4 anni, lui che è il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, uno dei centri devastati dalle scosse del 2016, ne ha viste di tutti i colori. Ma la bocciatura del pacchetto sisma all’interno del decreto Rilancio non riesce proprio a mandarla giù.

Sindaco, che cosa la fa arrabbiare della bocciatura in Commissione Bilancio?

"Si parla di un provvedimento di 55 miliardi e lo sa quanto è previsto per i terremotati? Zero, neanche un centesimo. Pensi alla stabilizzazione dei tecnici: abbiamo ingegneri e architetti che lavorano per noi da anni, che hanno acquisto competenze e che sanno come si deve intervenire. Ebbene, stanno scappando, se ne vanno altrove perché qui non hanno prospettive. Ma se i tecnici bravi se ne vanno, è impossibile far partire la ricostruzione. Se mi mandi via l’architetto, un Comune piccolo come il mio chiude. E non ci vengano a dire che il decreto sarà corretto in Aula: sarebbe il solito giochetto politico".

C’è poi la proroga dello stato d’emergenza...

"Il problema è che non si possono trattare tutti i Comuni allo stesso modo, perché l’emergenza non è uguale per tutti. Se si vuole restringere il cratere va bene, ma non si può trattare allo stesso modo chi ha un raffreddore e chi invece deve fare i conti con una malattia letale".

Lo avete detto al premier?

"Conte sa tutto. Quando ci ha incontrati ha preso appunti su appunti, gli abbiamo mandato decine di lettere. Il problema è che da quattro anni ci portano in giro. A noi i governi vanno tutti bene, purché facciano gli interessi della gente. Ma devono dare delle risposte concrete, se continuiamo a parlare di procedure qui diventiamo matti. Tra i politici va di moda mettere al primo posto il terremoto, ma il tempo è scaduto: servono sostanza e date. ’Non vi lasceremo soli’ è solo uno slogan vuoto".

State progettando qualche gesto forte?

"Dopo quattro anni, quali gesti forti mi sono rimasti da compiere? Parlando con i colleghi di Norcia e Camerino, ci siamo detti pronti a riconsegnare le fasce tricolori a Conte. Non credo che gli altri sindaci si tireranno indietro. Anche perché gli insulti dei cittadini siamo noi a prenderli, ma per responsabilità non nostre".