Mercoledì 24 Aprile 2024

Quelle baby star create dai social Ora li ripudiano

Massimo

Donelli

Vai al Festival di Venezia e vuoi farti notare? Facile. La spari grossa. O spiazzi tutti con una bella porzione di nudità. Che tu sia maschio, femmina o LGBTQIA+, l’importante è far rumore. Se, poi, hai la faccia tosta di infiocchettare abito o parole con nastrini di moralismo, bingo! Titoli di giornale. Polemiche social. E foto ovunque. Il film? La recitazione? Chissene.

Per esempio, Timothée Chalamet, 26 anni e 17,8 milioni di follower su Instagram, franco-americano celebrato per Chiamami con il tuo nome (2018), si è presentato sul red carpet fasciatissimo in seta rossa, schiena totalmente nuda, e ha sparato: "Essere giovani oggi per la mia generazione non è affatto facile: sei perennemente sotto il giudizio delle persone con i social media". Beati i minatori del Sulcis che non hanno mai avuto questo problema. Invece Benedetta Porcaroli, 24 anni e 1,4 milioni di follower su Instagram, interprete di Baby (2018), serie Netflix sulle prostitute minorenni dei Parioli, dopo una marea di selfie con i fan ha virato sul predicozzo: "Dobbiamo impegnarci per ritrovare il contatto umano. Non si può pensare di eliminare i social, però si potrebbe trovare una formula sensata per usarli". Ma pensa…

Infine, ecco Harry Styles, cantautore inglese, 28 anni e 47,2 milioni di follower su Instagram (per capirci, Chiara Ferragni, 35 anni, ne ha 27,8), in versione Meeting di Rimini: "Più dei social conta la nostra comunità formata dalla famiglia, gli amici, le persone che scegliamo". E allora, giovanotto, perché non cancella il suo account impartendo una (vera) lezione urbi et orbi? Risponde il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer (1788-1860): "Declamare è più facile che dimostrare e moraleggiare più facile che essere sinceri". Appunto…