Giovedì 25 Aprile 2024

Quella Banda di Fratelli che liberò l’Europa

Il colonnello Shames aveva 99 anni, fu tra i paracadutisti del D Day. La storia della sua compagnia è diventata serie tv con Spielberg e Hanks

di Cesare

De Carlo

Strettamente riservate al Fuhrer, ammoniva l’etichetta. Edward Shames, 506esimo reggimento di paracadutisti della 101 Airborne Division, prese un paio di bottiglie e le infilò di nascosto nello zaino. Cognac francese. Era il 5 maggio 1945. Cinque giorni prima Hitler e Eva Braun si erano uccisi nel bunker di Berlino. Due giorni dopo il generale Alfred Jodl avrebbe firmato la resa incondizionata della Germania nazionalsocialista.

Quelle bottiglie trovate nel Nido d’Aquila di Berchtesgaden erano bottino di guerra. Ma troppo forte la tentazione dei memoriabilia. E così il giovane Edward se le portò in Virginia. Le avrebbe stappate per festeggiare la nascita di Bar Mitzvah, il suo primogenito. Ieri a Norfolk, Virginia, l’episodio è stato ricordato nel necrologio. Il veterano di tante battaglie, immortalato nella serie televisiva ‘Band of Brothers’, ’Banda di Fratelli’, è morto giovedì, a 99 anni. E ieri appunto nel Forest Lawn Cemetery si sono celebrati i funerali. Grande risalto su giornali e televisioni. Giustificato.

Quello di Edward Shames era diventato un nome notissimo da quando Tom Hanks e Steven Spielberg avevano prodotto e venduto alla HBO la miniserie televisiva dedicata agli eroi della leggendaria ’Easy Company’, la compagnia leggera. Strano soprannome per una compagnia che di leggero non aveva nulla, se non la disinvoltura con cui affrontava le missioni più pericolose. Edward Shames ne era l’ultimo sopravvissuto. E l’episodio delle bottiglie va considerato solo come una curiosità. Il necrologio ricorda che Shames "partecipò ad alcune delle più importanti battaglie della guerra". Il suo 506esimo reggimento aveva cominciato la campagna d’Europa facendosi paracadutare in Normandia nel famoso D Day, 6 giugno 1944, Operazione Overlord. Aveva resistito alla controffensiva tedesca a Bastogne, l’ultima raffica di un dittatore che ancora sperava di farcela. Aveva sfondato sul Reno.

Lo stesso Edward era stato il primo a entrare nel campo di sterminio di Dachau. Si vide venire incontro scheletri umani, ancora increduli che l’orrore fosse davvero finito e che stessero per essere restituiti alla vita. Dopo la guerra, Shames lavorò come esperto di affari mediorientali per la National security agency e partecipò a diversi documentari sul conflitto.

Sui suoi racconti e su quelli dei reduci lo storico Stephen E. Ambrose aveva scritto un libro. Il titolo lo aveva preso a prestito dall’Enrico V di Shakespeare, ’Band of Brothers’. Riproduceva fedelmente lo spirito dei componenti di quella compagnia, fratelli in armi, pluridecorati. Il libro è del 1992. Nove anni dopo sarebbe uscita la serie televisiva affidata al regista del capolavoro ’Salvate il soldato Ryan’ e al suo attore principale Tom Hanks. Il suo ruolo nella famosa serie Hbo è stato interpretato dall’attore Joseph May.

La fiction era costata 125 milioni di dollari, 12,5 milioni a puntata. Erano stati ricostruiti interi villaggi. Le scene di guerra erano sconvolgenti. Non a caso si guadagnò una cascata di Emmy e Golden Globe.