Venerdì 26 Aprile 2024

Viterbo, professore trovato morto in auto: è omicidio

Il corpo del cinquantenne è stato rinvenuto nel parcheggio delle saline con un colpo di pistola alla nuca. Perquisito un sospettato

La vittima è Dario Angeletti, 50 anni, biologo marino

La vittima è Dario Angeletti, 50 anni, biologo marino

Si chiamava Dario Angeletti, aveva 50 anni e insegnava all’Università della Tuscia. Ieri pomeriggio il corpo senza vita del docente è stato trovato nel posteggio vicino alle Saline di Tarquinia, nel Viterbese. La procura di Civitavecchia, che in un primo tempo non aveva escluso la pista del suicidio, dopo un paio d’ore ha cambiato ipotesi: si è trattato di omicidio.

L’uomo è stato trovato seduto al posto del guidatore con la cintura allacciata, era insanguinato, con una ferita alla testa che si è rtivelata compatibile con un colpo d’arma da fuoco, oppure con un altro tipo di lesione. Ma nella sua auto non non sono state trovate armi. Dettagli che saranno passati al vaglio dei carabinieri di Tarquinia e del comando provinciale di Viterbo, mentre è già stata disposta l’autopsia sul corpo del cinquantenne.

Angeletti era un biologo marino. Oltre ad essere uno stimato professore associato di Ecologia, era molto conosciuto nel Viterbese.

Quando un passante ha visto la sua volvo grigia ferma nel parcheggio sterrato delle saline si è insospettito, si è avvicinato ed è poi stato lui a dare l’allarme. Nel luogo dove è avvenuto il delitto ci sono telecamere perché si tratta di una riserva faunistica. Questo potrebbe essere un elemento utile alle indagini. I carabinieri hanno anche trovato dei segni di frenata dell’auto.

Al momento non si esclude dunque che il professore possa aver cercato di fuggire a bordo della sua auto da qualcuno che lo inseguiva. Alcune perquisizioni sono state effettuate durante la notte per venire a capo del giallo più in fretta possibile e con precisione. Secondo quanto è stato possibile apprendere dagli inquirenti, una di queste perquisizioni avrebbe riguardare proprio il presunto responsabile del delitto. Ma nel corso della notte non è stato possibile appurare con certezza se di svolta si tratta per la risoluzione del giallo che ha provocato lo sconcerto della comunità laziale.

"Dario era un uomo mite, talmente mite che a volte lo avrei sbattuto al muro per la sua mancanza di carattere". Così un amico del biologo ucciso descrive Angeletti. "La verità – continua il conoscente – è che questo mondo quelli così li fa letteralmente a pezzi. Non so francamente cosa pensare e come sempre ho la sensazione che in questi casi qualsiasi cosa dicessi sarebbe una colossale stupidaggine".