Lunedì 29 Aprile 2024

Previsioni meteo, Pasqua 2017: rischio instabilità, temporali in agguato

Ancora alta pressione sull'Italia, ma tenderà a indebolirsi. Prime piogge tra martedì e mercoledì. Continua l'allarme siccità

Meteo Pasqua e Pasquetta 2017, rischio pioggia e temporali (Ansa)

Meteo Pasqua e Pasquetta 2017, rischio pioggia e temporali (Ansa)

Roma, 10 aprile 2017 - Generale bel tempo, qualche temporale, peggioramento e instabilità tra Pasqua e Pasquetta: questa la sintesi delle previsioni meteo per la settimana appena iniziata. Il meteo.it spiega che i prossimi giorni saranno ancora caratterizzati dall'alta pressione, ma che questa tenderà a indebolirisi. Da oggi e fino a mercoledì - sottolineano gli esperti -, moderate infiltrazioni di aria più fresca da Nord si insinueranno nel campo anticiclonico, portando una maggiore instabilità pomeridiana, dapprima sui rilievi centro-orientali del Nord, poi soprattutto sui settori appenninici centro meridionali.

Seguirà un miglioramento, ci sarà più sole tra giovedì e venerdì, ma per Pasqua, come premesso, è atteso un ribaltamento di fronte più significativo. Feste rovinate? Forse, ma al momento comunque si tratta di una tendenza. Antonio Sanò, direttore del sito ilMeteo.it, spiega comunque che già entro la sera di sabato 15, buona parte del Nord vedrà un aumento di nubi e un'intensificazione delle piogge, soprattutto sulle medie alte pianure e sui settori alpini e prealpini. Ancora sole prevalente sul resto del Paese. Il meteorologo avverte poi che, nel giorno di Pasqua, un fronte instabile più deciso, proveniente da Nord, raggiungerà le aree centro orientali del Nord, il Levante ligure, l'Emilia-Romagna e poi tutto il Centro, portando rovesci e temporali diffusi. Ancora buono al Sud, in giornata, ma peggiorerà la sera con nubi e piogge sparse anche qui. Le giornate saranno più fresche.

Piogge e temporali dovrebbero caratterizzare anche il giorno di Pasquetta. "Ad oggi non tutte le regioni saranno inserite in questa instabilità", segnala ilmeteo.it sul sito, ricordando che per previsioni più precise si dovranno attendere ulteriori aggiornamenti.

"Perturbazioni e correnti più fresche da Nord per Pasqua"

Anche 3bmeteo delinea un quadro simile. "Stando alle ultime elaborazioni modellistiche - si legge - cresce la possibilità che proprio nel fine settimana l'alta pressione si indebolisca sulla nostra Penisola, lasciando spazio a correnti più fresche da Nord nonché al passaggio di una perturbazione diretta verso i Balcani". Anche 3bmeteo però invita alla "cautela" perché mancano ancora diversi giorni.

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Meteogiornale.it guarda al resto del mese e rileva che "si intravedono dinamiche estremamente vivaci, che potrebbero consegnare l'Italia nelle mani di temporanee rimonte anticicloniche subtropicali intervallate da rapido affondi d'aria fresca". Se ciò venisse confermato l'Italia sarebbe esposta a temporali più intensi di quelli segnalati per i prossimi giorni. Insomma, la primavera farebbe il suo gioco, con bel tempo, ma anche con giornate di pioggia.

"Allarme per la siccità e per il livello del Po"

Del resto le precipitazioni sarebbero fondamentali in questa fase, nella quale la siccità crea allarme soprattutto al Nord Italia, con temperature massime superiori di 2,5 gradi la media e il calo del 53% di pioggia e neve a marzo che hanno fatto scendere insolitamente il fiume Po in magra allo stesso livello di inizio estate dello scorso anno. Un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea e del monitoraggio del più grande fiume italiano al Ponte della Becca segnala che le anomalie sono particolarmente evidenti, con un livello idrometrico di appena -1,91 metri, quasi un metro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le precipitazioni in Italia - sottolinea la Coldiretti - sono risultate sotto la media lungo tutto l'inverno con un picco negativo a dicembre in cui è caduta addirittura il 67% di acqua in meno sulla Penisola. Il livello del fiume Po è esemplificativo delle difficoltà dei principali bacini idrografici del Paese. Le situazioni più critiche si registrano in Lombardia dove il livello delle risorse idriche è il più basso degli ultimi dieci anni secondo il bollettino pubblicato da Arpa mentre l'assenza di precipitazioni sta determinando una situazione di "grave criticita" anche in Veneto, con la siccità nelle falde che - sottolinea la Coldiretti - sta superando ogni record storico negativo registrato negli ultimi 20 anni: a fronte di un valore atteso pari a 350 millimetri di precipitazioni tra ottobre e marzo, i mesi scorsi hanno invece fatto registrare un valore di appena 170 millimetri. Una situazione preoccupante perché la pioggia e le nevicate invernali - spiega la Coldiretti - sono determinanti per ricostruire le riserve idriche necessarie alle piante alla ripresa vegetativa primaverile per crescere e garantire i raccolti.