
Previsioni meteo, sono in arrivo altri violenti temporali (foto iStock)
Roma, 5 settembre 2017 - E' caduta la pioggia e, secondo le previsioni meteo, ne cadrà ancora (forse tanta). Ma per ora non basta. Il periodo di siccità è stato lunghissimo e gli effetti si fanno sentire ancora. Un esempio per tutti: le sorgenti del Po sono in secca. Un evento che si registra raramente, conseguenza del deficit idrico di Piemonte, e non solo. Ai 2.020 metri di quota del Pian del Re, alla base del Monviso, accanto alla pietra scolpita con la celebre frase 'Qui nasce il Po', dalla roccia non esce una goccia d'acqua. Poco più a valle diversi rivoli si uniscono per dare vita al torrente destinato a diventare il fiume più lungo d'Italia, lungo 652 chilometri.
L'estate 2017 verrà senz'altro ricordata per le ripetute e intense ondate di caldo africano, in particolare tra luglio e agosto. Le temperature sono risultate, in un'analisi complessiva a scala nazionale e sui tre mesi estivi, sopra la media di ben 2,5 gradi, piazzandosi al secondo posto delle estati più calde da quando si effettuano le rilevazioni. Ad ogni modo diverse regioni hanno sperimentato temperature complessive sopra la media anche di 4 gradi, in particolare quelle del Centro. Al primo posto, per ora impareggiabile, rimane l'estate 2003 con temperature complessivamente sopra la media di ben 3,76 gradi. Non solo molto calda, ma l'estate 2017 è risultata anche particolarmente secca: fatta eccezione per alcune aree del Nord Est e delle Alpi dove è piovuto di più per quanto comunque poco, molte zone d'Italia hanno visto anche 80-90% di pioggia in meno.
Comunque, dicono gli esperti, arriveranno nuove precipitazioni. A rischio anche il weekend. "L'anticiclone delle Azzorre che ha riportato la stabilità atmosferica sull'Italia è destinato ad indebolirsi aprendo le porte ad una nuova fase instabile nei prossimi giorni", conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara. E spiega: "Mercoledì primi locali acquazzoni o temporali sono attesi su Alpi, Prealpi, Friuli Venezia Giulia, Levante Ligure, alta Toscana, entro fine giornata qualche isolato fenomeno possibile anche tra Emilia Romagna e alte Marche. Sarà tuttavia giovedì la giornata più instabile quantomeno al Centro Nord, con una modesta ma insidiosa bassa pressione tra Ligure e Corsica che favorirà lo sviluppo di piogge e temporali sparsi specie su Valpadana centro-orientale, Toscana, Umbria, Marche; poco o nulla invece su Valle d'Aosta, alto Piemonte, alta Lombardia e alto Adige, ma anche tra Lazio e Abruzzo. Qualche acquazzone 'abborderà' anche il basso versante tirrenico in particolare la Campania. Venerdì sarà il turno del Sud e della Sicilia, con fenomeni tuttavia molto localizzati e disomogenei; andrà meglio invece al Centro Nord pur con locale nuvolosità".
"Nel mirino il Nord e le regioni centrali tirreniche"
"Appena Oltralpe una vasta circolazione ciclonica interesserà mezza Europa per diversi giorni e questa potrebbe pilotare la prima vera perturbazione autunnale sull'Italia nel weekend" - avverte l'esperto - "ad oggi sembrerebbe più colpito il Nord e le centrali tirreniche con piogge anche forti, ma rimane una linea di tendenza che stiamo ancora analizzando e che necessita di ulteriori conferme". Le temperature saranno in aumento fino a mercoledì ma mai eccessive" - prosegue Ferrara di 3bmeteo.com - con massime in genere comprese tra 25 e 30 gradi, qualche punta superiore su adriatiche e Isole Maggiori. Minime sempre frizzanti, fin verso i 13-16 gradi sulle aree interne del Centro Nord. Da giovedì nuovo calo termico, pur modesto e più avvertibile al Centro Nord: clima dunque sostanzialmente gradevole, nella norma o lievemente al di sopra".
Per il weekend le mappe di 3bmeteo.com e ilmeteo.it illustrano una situazione di importante maltempo al Nord e al Centro. Ma è meglio tenersi aggiornati sull'evoluzione.
Nel frattempo sono giorni di paura e apprensione nei Caraibi per l'uragano Irma, che ha raggiunto categoria 5. Sono attese piogge torrenziali e venti ad oltre 200km/h ma non solo: Irma potrebbe raggiungere anche gli Stati Uniti nel weekend e in particolare la Florida, dove è già stato dichiarato preventivamente lo stato di emergenza. "Qualora Irma facesse landfall sulla Florida, sarebbe la prima volta dopo 102 anni che due uragani di categoria 4 colpiscono gli USA nello stesso anno", concludono da 3bmeteo.com.
