Mercoledì 24 Aprile 2024

Pioggia di missili sui russi "Nel Donbass 400 morti"

Migration

La notte di Capodanno le forze armate ucraine hanno inferto un durissimo colpo al nemico: un attacco missilistico contro una base russa a Makiivka, nel Donbass, che ha provocato una strage. Per

Kiev sarebbero 400 i soldati uccisi, mentre Mosca ha parlato di 63 vittime. Ma comunque si è trattato di una delle maggiori perdite in una singola operazione da quando è iniziata la guerra. Sul fronte opposto, Kiev e diverse altre zone del Paese sono state colpite per il terzo giorno consecutivo da missili e da droni di fabbricazione iraniana.

Igor Girkin, ex colonnello del Fsb e blogger militare, ha spiegato che l’edificio colpito dai raid è stato "completamente distrutto", tanto più che le munizioni immagazzinate all’interno avrebbero amplificato la portata dell’attacco. Le vittime erano principalmente riservisti mobilitati di recente, ha aggiunto il falco nazionalista, che ha criticato i comandi russi per la debacle. L’attacco ucraino sarebbe stato possibile intercettando la posizione dei soldati nemici grazie alle loro comunicazioni coi cellulari su linee non criptate. Ma secondo Girkin, questa spiegazione serve solo a scaricare la colpa sulle vittime e non sui comandanti, che hanno deciso di piazzare così tanti soldati in un edifico non protetto, alla portata dei missili.