Lunedì 9 Giugno 2025
LOREDANA DEL NINNO
Cronaca

Il Buon Natale di Alex: "Regali? Donate il midollo"

Il messaggio del bimbo su Facebook: così si salvano vite come la mia. Un anno fa il trapianto al Bambino Gesù. "Grazie a medici e infermieri"

Il piccolo Alex

Roma, 21 dicembre 2019 - L’espressione felice mentre, vestito da Santa Klaus, posa di fronte a uno scintillante albero di Natale. Alessandro Maria Montresor, il piccolo Alex, sta bene. La sua foto campeggia su Facebook grazie al post inserito da mamma e papà. "È già trascorso un anno dal trapianto. Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine e ai medici e agli infermieri che mi hanno curato". Il bimbo, affetto da una malattia genetica rara, la linfoistiocitosi emofagocitica (HLH), era stato sottoposto a 18 mesi d’età a un trapianto di cellule staminali emopoietiche all’ospedale Bambin Gesù di Roma, nel reparto guidato dal professor Franco Locatelli. Al piccolo erano state infuse le cellule del padre che, a distanza di un mese dal trapianto, avevano perfettamente attecchito. Alex era stato trasferito a fine novembre del 2018 al Bambin Gesù dall’ospedale Great Ormond Street di Londra, dove era stato dichiarato inguaribile. La sua vicenda aveva commosso l’Italia, scatenando in tutto il Paese una fervente gara di solidarietà per trovare un donatore compatibile, che aveva indotto il direttore del centro nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa a parlare di un ’effetto Alex’.

Oltre 23mila persone in soli 2 mesi e mezzo si erano infatti iscritte al registro nazionale dei donatori di midollo osseo, effettuando il test per individuare un’eventuale compatibilità per il trapianto. La scelta dei sanitari era caduta infine sul padre del piccolo. "In attesa di Babbo Natale - ‘scrive’ ancora Alex su Fb, dal profilo aperto dai genitori nei giorni più intensi della malattia - vorrei mandarvi gli auguri di Buon Natale e di Buone Feste, con un pensiero speciale a tutte le persone malate, che sono in attesa di un trapianto, e a quelle che purtroppo non ci sono più. Grazie a tutti i nuovi donatori, e a quelli che verranno e... per quelli che ci stanno ancora pensando... ricordatevi che con la donazione delle cellule staminali emopoietiche si può regalare, senza troppa fatica, il dono più bello che una persona possa mai ricevere, un dono per la vita". Alex, che risiedeva a Londra con la famiglia deve la vita anche alla caparbietà dei genitori che non si sono mai arresi. "Due persone meravigliose – aveva dichiarato al Quotidiano Nazionale il professor Locatelli – che hanno lottato con determinazione senza mai perdere la speranza, mettendosi in gioco fino in fondo. Alex è guarito, sta bene. Un orgoglio anche per l’ospedale in cui ho l’onore di lavorare, un’eccellenza in questo campo, e per i colleghi con cui condivido le fatiche di tutti i giorni".

È possibile iscriversi al Registro Nazionale Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (Ibmdr) dai 18 anni compiuti fino ai 35. La donazione può essere effettuata fino ai 55 anni, anche se di norma vengono selezionati donatori di giovane età per garantire una maggiore probabilità di successo del trapianto. I donatori iscritti al Registro Italiano sfiorano attualmente i 600mila, di cui 445mila ‘attivi’, cioè under 55. Purtroppo, solo una persona su 100mila è compatibile con chi è in attesa di una nuova speranza di vita. La donazione di midollo osseo permette di trattare molte malattie del sangue come leucemie, linfomi e mielomi, talassemie, disordini congeniti dell’età pediatrica e, in casi particolari, malattie autoimmuni e tumori solidi. Terapia che consiste, come nel caso di Alex, nel trapianto di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche.