
Philippe Daverio durante la preview della mostra multimediale su Van Gogh (Ansa)
Milano, 2 settembre 2020 - Lutto nel mondo della cultura e dell'arte italiani. Questa notte è morto all'istituto dei Tumori di Milano lo storico dell'arte Philippe Daverio. Lo ha reso noto la regista e direttrice del Franco Parenti, Andree Ruth Shammah. Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, aveva 70 anni. "Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe è mancato stanotte", ha detto Shammah all'Ansa.
La camera ardente sarà aperta domani (giovedì) nella sala della Passione, a Brera dalle 9.30 alle 18.30. Daverio era membro del comitato scientifico e amico di Brera. I funerali si terranno in forma privata, a causa delle restrizioni legate al Covid, il giorno dopo (venerdì).
Nato a Mulhouse in Alsazia il 17 ottobre 1949 da padre italiano e da madre alsaziana, Daverio è diventato un punto di riferimento per la cultura italiana. A Milano nel 1975 aprì una galleria che portava il suo nome. E come gallerista ed editore ha allestito svariate mostre.
Dal 1993 al 1997 fu assessore a Milano nella giunta Formentini, con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all'Educazione e Relazioni Internazionali, e si è occupato della ricostruzione del Padiglione d'Arte Contemporanea distrutto a seguito dell'esplosione della bomba avvenuta il 27 luglio 1993 in via Palestro partendo dalla ricerca degli sponsor al coordinamento degli interventi sia tecnici sia amministrativi.
Daverio venne coinvolto da Vittorio Sgarbi nella sua giunta del comune di Salemi come bibliotecario. Ha insegnato storia dell'arte presso la IULM di Milano, e storia del design presso il Politecnico di Milano, e fino al 2016 ha ricoperto l'incarico di professore ordinario di disegno industriale presso l'Università degli Studi di Palermo. Nel 2010 è stato designato dal sindaco di Palermo come consulente per la Festa di Santa Rosalia. Nel 2011, in concomitanza dei festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, fondò il movimento d'opinione Save Italy.
Intensa anche la sua attività pubblicità per diverse testate: è stato una firma anche del Quotidiano Nazionale. E' stato inoltre autore di numerose pubblicazioni. Intensa anche la sua attività in televisione: sugli schermi ha saputo divulgare l'arte con una chiave personale, originale e accattivante. Sulla Rai ad esempio condusse la trasmissione "Passepartout".
Il 23 luglio scorso era uscito il libro "Racconto dell'arte occidentale. Dai greci alla Pop Art", l'ultima fatica di Philippe Daverio, che era anche direttore della rivista Art e Dossier ed era stato anche membro del Cda della Scala.
Le reazioni
Vittorio Sgarbi lo ricorda così: "Ha portato l'arte al popolo. Io e lui come fratelli in un mondo di lupi. Lui non faceva il politico ma era molto più politico di noi". Per il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini scompare "un intellettuale di straordinaria umanità". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, lo definisce "uno dei grandi protagonisti della vita culturale di Milano degli ultimi decenni. Daverio è stato un innamorato di Milano cui ha sempre dato la forza della sua originalità e della sua competenza, dal Comune alla Scala fino al Museo del Duomo e a Brera". Per il governatore della Lombardia, Attilio Fontana un personaggio "geniale, a tratti unico".
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"Amico mio... il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante stamattina" ha scritto Shammah su Instagram, dando notizia sui social della morte dell'amico Philippe Daverio. Ha commentato Emanuele Fiano del Pd: "Andree Ruth #Shammah ci da purtroppo notizia della scomparsa di Philippe # Daverio uomo di grande cultura, simpatia e umanità. Una grande perdita per #Milano e per tutti. Sono molto addolorato per la sua scomparsa. Sia lieve a lui la terra". "Una gravissima perdita - ha aggiunto il presidente dell'Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati - per il Paese, per Milano, per la cultura, per tutti noi". Il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli (Lega) e il Movimento 5 Stelle: "Lascia un grande vuoto nella nostra cultura". Maria Stella Gelmini (Forza Italia): "Ci mancherà il suo modo di raccontare l'arte". Anche il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ricorda Philippe Daverio.